Franco Franchi, il mugnaio di Poggio Morello

Franco Franchi nasce il 1 settembre 1923 a Poggio Morello, frazione di Sant'Omero. Da ragazzo lo chiamano il "mugnaio di Poggio Morello", in quanto i suoi genitori possiedono un mulino lungo il torrente Salinello, alla base del paese.
Franco inizia a correre con Bertino, suo fratello maggiore. Bertino è già professionista (dal 1945 al 1948) ed è fortissimo in salita. In una tappa della Roma-L'Aquila aveva staccato perfino Coppi sulla salita di Ovindoli. Però, come racconterà Franco, tendeva a distrarsi dalla sua attività di corridore, gli piaceva il gioco delle carte e stare con gli amici. Franco nel 1948 diventa dilettante; alto 167 cm e pesante 62 kg, è considerato un passista veloce. Nel 1949 passa al professionismo con la squadra Frejus (di Torino); nel 1950 con la Taurea (di Luciano Maggini, dei fratelli Vincenzo e Vittorio Rossello, di Alfredo Martini, quest'ultimo agli inizi di una luminosa carriera, ed altri); nel 1951 e 1952 corre con Magni nella squadra Ganna (di Varese); gli ultimi tre anni, dal 1953 al 1955, con la squadra Bottecchia (di Vittorio Veneto) il cui capitano è Pasquale Fornara.
Ha corso sei Giri d'Italia, due Tour de France (nel 1951 e nel 1952 con la squadra nazionale italiana), tre Giri di Svizzera. Significative la vittoria nella quinta tappa del Giro d'Italia 1950 (la Genova-Torino di 245 Km disputata il 28 maggio, quel giorno Magni lo lascia andare con Alfredo Pasotti, Livio Isotti e un terzo che poi si stacca), il Giro della Maremma Toscana in 4 tappe nel 1950, il Giro del Cigno a Casalenda (a Campobasso, la più importante corsa che si organizza nel Molise) nel 1954, il Giro della Sicilia nel 1955; quindi il G.P. Massaua-Fossati e il Giro di Reggio Calabria.
Va bene in salita Franco. Certi giorni va perfino meglio di Coppi o dei suoi capitani, ma non può andare a vincere avendo precisi ordini di squadra. Franco dopo aver smesso di correre (al termine della stagione 1955), inizia la carriera di rivenditore di automobili, aprendo un autosalone a L'Aquila. Ma gli affari non vanno bene. I conti sono in rosso. Ha però la fortuna di essere accolto dal grande imprenditore Edoardo Rabbi, esclusivista in veicoli industriali e in automobili per la provincia di Teramo, Ascoli Piceno e Pescara. Con Edoardo ha subito modo di dimostrare la propria attitudine per questo lavoro; riesce infatti a stipulare numerosi contratti di vendita. Tra i due cresce la stima e l'amicizia. Franchi continua a lavorare in seguito con il figlio dell'imprenditore, Alfredo Rabbi. Per meriti sul lavoro Franchi è premiato con due medaglie d'oro: la prima consegnatagli a Strasburgo e la seconda direttamente dall'avv. Giovanni Agnelli.
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