Stefano Notari, il campione nocetano che corse con Gimondi

E' una storia ricca di aneddoti e vittorie quella dell'ex ciclista nocetano Stafano Notari.
Nato il 6 giugno 1953, Notari ha iniziato la sua carriera ciclistica nel 1968 fra gli Esordienti, dimostrandosi già molto versatile e dividendosi subito tra la strada e la pista. Dopo il suo primo anno Notari aveva già collezionato quattro vittorie, ma l'esplosione per il nocetano avviene la stagione successiva, sempre fra gli Esordienti, quando ottiene addirittura 18 vittorie. Nel 1970 Notari è passato nella categoria Allievi. Nel primo anno correndo in strada e in pista conquista la bellezza di 42 vittorie, compresi i campionati provinciali e regionali, l'argento ai Campionati Italiani in entrambe le specialità. La stagione successiva, dopo le variazioni delle categorie federali, a 17 anni diventa dilettante (senza gareggiare prima fra gli Allievi del secondo anno) specializzandosi in pista. Anche in questa nuova categoria il forte portacolori parmense non paga lo scotto dell'esordio e al termine le vittorie saranno 11, compreso il Campionato Regionale in pista a Forlì dove sconfigge il favorito Mauro Orlati. I punti racimolati in tante vittorie e piazzamenti lo proiettano subito fra i dilettanti di "seconda serie", nelle file del pedale Ravennate diretto dal romagnolo Caravita. Anche qui il suo bilancio è ottimo: 11 le vittorie. Nel 1973, da "dilettante di prima serie", passa alla Vittorio Pezza con il direttore sportivo Bruno Gruppi, e fa parte di un gruppo di velocisti e pistard. Notari ripaga la fiducia della squadra con 10 vittorie nella prima stagione, 12 nella seconda e tre nella terza.
Nel 1976, così, per Stefano Notari arriva il momento tanto sognato ed inseguito di passare al professionismo, e il Gruppo Sportivo Pezza, per non lasciar partire i suoi migliori elementi, si iscrive alla categoria superiore. Nel 1978 molte società professionistiche si adeguano alle norme ed oltre a tesserare stradisti si impegnano anche sui pistard. Del cartellino di Stefano si interessa il sergente di ferro Giancarlo Ferretti che lo porta alla gloriosa società Bianchi Faema con l'altro velocista puro Walter Avogadri. Qui trova corridori di grande calibro e fama, tra cui Felice Gimondi. Ma oltre al campione italiano Notari ha gareggiato con gente come Silvano Contini, Valerio Lualdi, Johan De Muynch (vincitore del "Giro d'Italia" nel 1978), Giacinto Santambrogio (vincitore nel 1977 della tappa del "Giro" a Salsomaggiore), Knutzen e Rik Vanlinden. In due stagioni alla Bianchi Faema, Notari ha ottenuto 11 vittorie, collezionato numerose maglia azzurre e partecipato ai Mondiali su pista, prima a Monaco nel 1978, poi ad Amsterdam nel 1979, dove nelle semifinali della velocità ha affrontato il giapponese Koiki Nakano (vincitore di ben 10 Mondiali consecutivi). Inoltre, il ciclista nocetano, che come tutti i campioni del ciclismo è stato premiato con il Sombero D'Oro (nel 1979), ha anche partecipato a numerose "Sei Giorni", l'ultima in coppia con Giordano Turrini a Milano nel 1982. In seguito saranno Orfeo Casolari e Giuseppe Roncucci ad interessarsi a Stefano Notari, che così, a sesto anno da professionista, passa alla Lambrusco Giacobazzi di Modena dove mette in cascina 14 vittorie prima di ritirarsi dalle corse dopo un anno, per lavorare nell'azienda di famiglia.
Terminata la vita da corridore, Notari non ha però lasciato il ciclismo ed è diventato direttore sportivo di terzo livello, dedicandosi (dal 1995, anno di fondazione, ad oggi) al settore giovanile della Florentia di Fiorenzuola, e dal 2000 al 2004 viene eletto dalle società nel Consiglio Nazionale della Federciclismo in rappresentanza dei corridori. Dal 2004, con Danilo Zeffirini, poi, Notari ha dato vita al Team Biking Noceto assumendo la carica di vicepresidente. La sua passione per il ciclismo ha contagiato anche il figlio Giacomo, ora Under 23 nella Dalfiume, dove nel 2007 ha conquistato il titolo regionale su strada.

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