Paola Scotti - La prima campionessa italiana

Ultima di cinque fratelli Paola Scotti nasce a Borgonovo Valtidone (PC) il 25 Aprile 1944 e cresce a Greso di Sopra in una cascina all'interno di una golena del Po nel comune di Sarmato (PC) dove si trasferisce con la famiglia all'età di cinque anni. La sua passione per la bicicletta e la sua forte attitudine all'attività agonistica si manifestano molto presto; infatti con qualsiasi tempo e in ogni stagione Paola, a differenza dei fratelli che viaggiano in treno, preferisce percorrere in bicicletta il tragitto da Greso a Castelsangiovanni (PC) dove frequenta l'istituto commerciale e nelle amichevoli competizioni ciclistiche che spesso nascono spontaneamente tra ragazze e ragazzi lungo il percorso riesce regolarmente a primeggiare su tutti. Nel suo andirivieni quotidiano Paola transita dinanzi alla trattoria che la famiglia Ginofero gestisce lungo la Via Emilia in località Zuccherificio di Sarmato e viene così notata da Alberto Ginofero che, incuriosito da questa ragazzetta con le lunghe trecce castano bionde dalla pedalata sciolta e potente, decide un giorno di seguirla con la propria bicicletta e dopo averla raggiunta le propone di praticare il ciclismo a livello agonistico. Paola, che vede in questa proposta la possibilità di evadere dalla monotonia della vita in cascina, dopo avere ottenuto l'assenso dei genitori accetta con entusiasmo l'opportunità offertale lanciando l'idea di formare un team di sole ragazze. L'idea si materializza grazie alla lungimiranza di Renato Ginofero, ex ciclista e affermato manager di squadre professionistiche, che partendo proprio da lei decide di allestire una squadra femminile di ciclismo in territorio piacentino. Nasce così il Gruppo Sportivo Faema Sarmato, prima squadra di ciclismo femminile ufficialmente costituita in Italia, che il Direttore Sportivo Renato Ginofero iscrive nell'anno 1962 all'Unione Velocipedistica Italiana (ora Federazione Ciclistica Italiana). La prima tesserata della compagine biancorossa presieduta da Lino Bravi (Vicepresidente Eugenio Curtoni) è naturalmente Paola Scotti, che diventa anche la prima donna tesserata della storia del ciclismo italiano, a cui vanno ad aggiungersi Lucia Zeni, le sorelle gragnanesi Agnese e Raffaella Beretta, la sarmatese Loredana Maserati, Florinda Parenti, Annamaria Santini e Rosa Vitari. Ha così inizio l'avventura sportiva di Paola che si mette subito in mostra nelle gare indicative in vista dei Campionati Mondiali di Salò (BS) aggiudicandosi la gara di allenamento di Roncadelle (BS) il 29 Luglio 1962 e piazzandosi seconda alle spalle di Maria Cressari (terza la francese Renneé Ganneau) nella gara internazionale svoltasi il 26 Agosto 1962 a Fornaci (BS), prima competizione ufficiale di ciclismo femminile in Italia. Con Maria Cressari, Giuditta Longari, Florinda Parenti e Rosa Vitari, Paola Scotti viene inclusa nella formazione azzurra che rappresenta l'Italia ai Campionati Mondiali di Salò (BS) del 1° Settembre 1962, ma il suo sogno iridato si spezza purtroppo al terzo dei cinque giri previsti a causa di una sfortunata caduta che la costringe ad abbandonare la competizione. Fortemente voluto da Renato Ginofero il 14 Luglio 1963 si svolge il primo Campionato Italiano di ciclismo femminile su strada; la manifestazione, organizzata dal Gruppo Sportivo Faema Sarmato, si svolge in provincia di Piacenza sul circuito Castelsangiovanni, Bettola di Sarmato, Borgonovo Valtidone, Castelsangiovanni, da ripetere quattro volte per un totale di 63 Km (tra i premi in palio spicca la coppa offerta dall'Onorevole Giulio Andreotti, Presidente Onorario della società ciclistica sarmatese, per la società con la migliore classifica tra le prime cinque atlete arrivate). Circa venticinquemila spettatori distribuiti lungo il percorso assistono alla competizione che, alla media di 37,492 Km/h, Paola riesce ad aggiudicarsi con una lunga volata precedendo di misura la favorita "italo-belga" Florinda Parenti e Annamaria Santini. Paola diventa così la prima atleta nella storia del ciclismo femminile su strada a indossare la maglia tricolore e questo successo la fa entrare di diritto nell'élite delle grandi campionesse del ciclismo italiano. A coronamento della sua straordinaria stagione Paola conclude al comando con 670 punti la speciale classifica di merito, precedendo Florinda Parenti (641 punti) e Giuditta Longari (628 punti). All'inizio del 1964, venuta meno la sponsorizzazione Faema ritiratasi dal mondo delle corse, Renato Ginofero da vita a due nuove formazioni, il G.S. Termozeta di Castelsangiovanni, in cui spiccano i nomi di Florinda Parenti e Giuditta Longari, e il Gruppo Sportivo F.B.E. (Fogagnoli Belloni Elettrodomestici) Sarmato di Paola Scotti e Mary Cressari. Anche con la nuova maglia non mancano i successi e infatti il 13 Agosto 1964 Paola coglie la più bella e prestigiosa vittoria della sua carriera aggiudicandosi il Gran Premio Internazionale di Ceparana (SP), la manifestazione di ciclismo femminile più importante e attesa della stagione che per la prima volta propone il confronto diretto tra le atlete italiane e le migliori cicliste d'Oltralpe. Alla presenza di circa quarantamila spettatori Paola sbaraglia il campo delle avversarie e dopo una fuga solitaria di venticinque chilometri taglia il traguardo con un vantaggio di 1'30" sulla lussemburghese Elsy Jacobs, campionessa mondiale a Reims nel 1958, e di 2'15" sulla campionessa del Belgio del 1964 Liliane Cleiren. Nello stesso anno Paola ottiene il secondo posto alle spalle di Mary Crestari ai Campionati Italiani di Mariano Comense (CO). Una grave malattia colpisce all'improvviso la forte atleta sarmatese nella primavera del 1965, costringendola a ben quattro mesi di ricovero in ospedale. Duramente provata da questa esperienza Paola decide di abbandonare l'attività agonistica all'età di ventuno anni, interrompendo così dopo tre sole stagioni una carriera di successi, in cui si contano più di trenta corse vinte e un titolo di campionessa italiana, che l'avrebbe sicuramente vista come sicura protagonista anche nell'attività su pista dato che Antonio Maspes avrebbe voluto tenerla con sé per prepararla alla specialità dell'inseguimento. Con la sua prematura uscita di scena termina anche l'epoca d'oro del ciclismo femminile piacentino che con lei perde la principale protagonista. Conclusa la carriera di atleta Paola continua tuttavia a rimanere legata al mondo del ciclismo proseguendo la sua attività come apprezzato giudice di gara e dirigente, occupandosi in particolare del settore giovanile. A causa di una grave malattia Paola scompare prematuramente il 30 Ottobre 1990 a soli quarantasei anni. Dal 1992 si svolge il "Memorial Paola Scotti", manifestazione per i giovanissimi del pedale istituita dal Comitato Provinciale piacentino della Federciclismo per ricordare la campionessa sarmatese. Nel 2001 il Comune di Sarmato intitola a Paola Scotti il Centro Polisportivo, all'ingresso del quale è situata la scultura realizzata da Giuseppe Serafini a lei dedicata.

http://www.gssarmatese.it/salvaguai/paolascotti/biografia.htm
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy