Georges Ronsse

Georges Ronsse nacque in Belgio, ad Anversa, il 4 Marzo 1906.
Passò professionista a soli 19 anni, nel 1925, e subito si mise in luce nonostante la giovanissima età, aggiudicandosi la Liegi-Bastogne-Liegi e chiudendo il Giro del Belgio come primo degli indipendenti. Vinse anche due corse minori, e i patron del team Automoto decisero di fidarsi del suo talento e lo ingaggiarono per la stagione 1926.
All'epoca il team francese Automoto era uno dei più forti, annoverava tra le proprie fila Bottecchia e Lucien Buysse, oltre all'ormai anziano Henri Pelissier.
Per Ronsse la prima stagione fu naturalmente di apprendistato, con pochi lampi e solo un paio di piazzamenti in classiche belghe di secondo piano.
Nel 1927 la classe di Ronsse emerse, e le vittorie cominciarono ad arrivare in sequenza. In primis, la prestigiosa Parigi-Roubaix, che già all'epoca era considerata ua delle classiche più ambite. A seguire, arrivarono la vittoria allo Scheldeprijs Vlaanderen e, soprattutto, nella Paris-Bordeaux, corsa storica che si disputò per la prima volta nel 1891 e che vede nell'albo d'oro nomi del calibro di Trousselier, Faber, Mottiat, Christophe e, in tempi più recenti, Kubler, Bobet, Simpson, Anquetil, Van Springel. Purtroppo questa corsa non fa più parte del circuito del ciclismo, e la sua ultima edizione è stata disputata nel 1988.
Sempre in quella stessa stagione Ronsse colse un buon terzo posto alla Paris-Tours e si mise in luce alla Vuelta al Pais Vasco con un 3° posto nella 3° tappa.
A conferma del notevole talento, Ronsse già in così giovane età amava alternare l'impegno su strada al ciclocross, ove raccolse risultati altrettanto prestigiosi, come ad esempio il 2° posto nel campionato nazionale belga.
Il 1928 fu l'anno della definitiva consacrazione: Ronsse si mise in mostra nuovamente sulle strade della Roubaix, dove colse un 2° posto alle spalle del solo Leducq.
Vinse poi la Paris-Bruxelles, la Rupelmonde e soprattutto il campionato mondiale su strada, disputatosi a Budapest sulla distanza di 182 km sotto un sole cocente.
L'attività di Ronsse nel ciclocross lo portò invece ad un 2° posto nel Criterium International de CycloCross in Francia.
Con la maglia iridata, Ronsse prese il via nella stagione 1929 deciso a confermare quanto di buono già dimostrato, ed i risultati non tardarono ad arrivare. Nuovamente secondo alla Roubaix dietro al connazionale Meunier, terzo alla Parigi-Tours, secondo al Giro delle Fiandre, sembrava che in questa stagione non ci fosse modo di vincere per il campione belga. Dopo diversi piazzamenti, la vittoria per Ronsse arrivò nella corsa forse da lui più amata, la Paris-Bordeaux che già lo aveva visto vincitore nel 1927 e che gli avrebbe riservato in futuro altre soddisfazioni.
Rinfrancato nel morale, Ronsse prese il via al campionato del mondo determinato a difendere il titolo. La corsa ebbe un andamento ben diverso rispetto all'anno precedente, quando Ronsse vinse per distacco. In questa occasione furono in 6 a presentarsi al traguardo per giocarsi la vittoria allo sprint, e tra questi vi erano nomi illustri, quali Binda ed il lussemburghese Frantz. E ovviamente c'era anche Ronsse. E fu proprio il belga ad imporsi, riuscendo pertanto nell'impresa di confermare il titolo di campione del mondo.
A completare il palmares della stagione 1929 anche il 2° posto nel campionato nazionale belga su strada ed il titolo di campione nazionale belga di ciclocross.
Dopo un simile inizio di carriera, che a 23 anni lo vedeva già vincitore di diverse classiche di prestigio, due volte campione del mondo su strada ed una volta campione del mondo di ciclocross, sarebbe stato lecito attendersi una naturale evoluzione da parte del talento belga, se non nelle corse a tappe a lui non particolarmente adatte, quantomeno nelle corse di un giorno in cui tanto bene aveva già fatto. Ed invece per Ronsse, i risultati continuarono ad arrivare, ma forse non così numerosi e brillanti come sarebbe stato lecito attendersi.
Il 1930 lo vide vincitore per la terza volta alla Paris-Bordeaux ed in una corsa secondaria in Belgio, e terzo al campionato del mondo vinto da Binda. Non arrivarono però altri successi, e nelle corse più importanti la stella di Ronsse non brillò particolarmente. Arrivò in compenso la conferma come campione belga di ciclocross, ed il secondo posto nel Criterium International de Ciclocross a bissare il risultato già ottenuto nel 1928.
Il 1931 fu invece un anno assolutamente privo di spunti, se si fa eccezione per la vittoria nella Wilrijk, corsa belga di importanza relativa.
Quando iniziò la stagione 1932, per Ronsse si prospettò un'opportunità fino ad allora trascurata: partecipare al Tour de France; forse stimolato da questa nuova esperienza, Ronsse sembrò d'incanto aver ritrovato la pedalata dei giorni migliori. Un secondo posto alla Paris-Bordeaux ed il gradino più basso del podio alla Paris-Roubaix furono una chiara avvisaglia: Ronsse era tornato.
E proprio sulle strade del Tour de France ci fu la conferma, con la vittoria nella 4° tappa, un 2° posto e due terzi posti, ed il 5° posto nella classifica generale, risultato di grande prestigio se si considera la non particolare attitudine per le corse a tappe da parte dell'atleta belga.
Poteva sembrare l'inizio di una seconda gioventù agonistica per Ronsse, il quale in fondo aveva soli 26 anni.
Ronsse, gratificato dal 5° posto nel Tour del 1932, orientò nel 1933 i propri sforzi più sulle corse a tappe che sulle classiche, ma i suoi sforzi vennero ripagati relativamente. La partecipazione al Giro del Belgio 1933 diede risultati positivi, con due vittorie di tappa, un secondo posto e il terzo posto nella classifica generale; ma il Tour de France, su cui Ronsse puntava molto, si risolse in una delusione, con un paio di piazzamenti nelle prime tappe ed un ritiro che, di fatto, pose fine alla carriera di Ronsse come ciclista su strada a soli 27 anni.
Da lì in avanti Ronsse si dedicò solamente all'attività su pista, tra l'altro con ottimi risultati, laureandosi campione nazionale del Belgio nel mezzofondo, specialità all'epoca molto popolare, per tre anni consecutivi dal 1934 al 1936.
Nella stessa specialità conquistò il terzo posto nel 1937 ed il secondo posto nel 1938, annata al termine della quale Ronsse si ritirò dal ciclismo professionistico.
Ronsse morì nel 1969 all'età di 63 anni.
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