Edmondo Toccaceli, classe 1913 di professione elettricista, fu un esponente di spicco del ciclismo romano degli anni '30-'40. Fratello di Quirino, campione italiano degli indipendenti, iniziò la propria carriera di corridore nel 1930. Parco di parole e sobrio nei gesti, Edmondo fu compagno inseparabile di Nello Taddei. Rude lavoratore del pedale, dall'azione fredda e composta, elaborava i suoi piani di gara con furbizia e meticolosità, non trascurando il più insignificante dei particolari. Tante le sue vittorie; nel 1931 colse quattro successi nella categoria allievi. Nel 1935 fu primo nella finale della Coppa Italia a squadre insieme a Servadei, Chiappini e Carani e secondo nel campionato italiano dilettanti, dietro l'ex campione del mondo Mancini. Di rilievo anche il terzo posto nella Tre Valli Varesine. Nel 1936 fu primo nel Giro della Lombardia Sud, davanti a Favalli, Rossi e Morbiatto, secondo nella finale di Coppa Italia a Treviso e prima nella "Placitelli" con Latini. Nel 1937 fu vincitore nel Gp Roma, davanti a Cinelli e Leoni, prima nella Coppa Ilari e quarto nella tappa del Giro d'Italia con arrivo a Roma. Nel 1941 si aggiudicò la Coppa Del Rio e quella Messina a Littoria, la "Placitelli" con Ausenda e l'eliminazione romana di Coppa Italia con Riva, Ronco e Bonetti. Poi l'interruzione per la guerra e la difficile ripresa con Edmondo che non passò mai nella categoria maggiore.