Giovanni Valetti: il primo grande avversario di Gino Bartali

Giovanni Valetti è stato il primo ad aver piegato Bartali sulle salite. E' stato, anzi, l'autore del più stupefacente capovolgimento della storia del Giro, quando nell'edizione del 1939 rovesciò Bartali, nel fiore degli anni e della forza, nella neve del Passo del Tonale. La tappa si disputa da Trento a Sondrio ed è la penultima. Due giorni prima, nella Cortina-Trento, Bartali, partito sul passo Rolle, ad oltre cento chilometri dall'arrivo, ha messo ko Valetti, staccandolo di 7'48", e gli ha strappato la maglia rosa. A due tappe dalla fine Valetti, in classifica generale, è a 3'46" da Bartali. Valetti ha patito una cotta folgorante. Nel giorno di riposo, passato a Trento, si è ripreso, ma Bartali è il corridore che ha sbaragliato tutti al Tour del '38. Uno scalatore invulnerabile. Al via piove e fa freddo. Sul Tonale nevica. Si annuncia un giorno da lupi. Valetti scatta prima di Taio. Solo due uomini lo raggiungono, la maglia rosa Bartali e Bizzi. A Cles i tre hanno fatto il vuoto. Lì Bartali fora. Valetti, col suo compagno di squadra Bizzi, forza. Quando fora anche lui, Bizzi gli passa la ruota. Valetti sale per la Val di Sole sotto la pioggia. Bizzi rientra e lo aiuta. Poi, quando la strada si erge ripida, Valetti va da solo. Mancano 80 chilometri al traguardo e la pioggia trasmuta in neve. Sul passo del Tonale Valetti transita con 5'25" sulla maglia rosa. Il suo assolo sconvolge il Giro. Valetti scavalca l'Aprica e arriva a Sondrio con 5'32" sui primi inseguitori e 6'48" su Bartali. Conquista la maglia rosa. Il giorno dopo respinge l'ultimo assalto di Bartali sul Ghisallo e vince il Giro. Valetti ha vinto due Giri d'Italia, nel '38 e '39, e nel '37 fu secondo, battuto solo da Bartali. Si è imposto in un giro della Svizzera, schiantando la concorrenza, arrivando da solo a Bellinzona e, dopo un assolo di 130 chilometri, a Siders, in una tappa col San Gottardo e il Furka. Ha avuto la carriera mutilata dalla guerra. Valetti era un corridore atipico. Vulnerabile anche alla crisi, sapeva riemergere. Nei tre grandi giri che ha vinto venne sempre dato per spacciato in avvio, ma, poi, indomito, riemerse. Era un ottimo passista, eccellente in montagna - uno scalatore, non un grimpeur - ed era un cronoman di gran classe, capace di vincere la cronoscalata del Terminillo per due volte o una cronometro di 40 km come la Trieste-Gorizia al Giro. Valetti ha saputo conquistare per cinque volte la maglia rosa, l'ha portata per 24 giorni e ha vinto 7 tappe. Valetti è stato il primo grande avversario di Gino Bartali.
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