I cicli e le maglie di Marco Giuntelli di Alberto Negro (ex ciclista professionista)

Era il 1946 avevamo 17 anni, Vittorio Boano, Giuseppe Fassi, Gino Olivieri e io Alberto Negro, quando iniziammo a parlare di bici da corsa. Seguimmo con interesse le prime gare del dopoguerra sia quelle importanti nazionali e regionali, che quelle minori da paese e rionali.
A vederle e sentirle alla radio, noi come altri giovani venne il desiderio e voglia d'avere una bici da corsa e pedalare.
Ma di mezzo c'era anche il lavoro quindi i primi impegni e sacrifici ma la voglia di affrontarli c'era. Noi di Revignano avevamo uno che ha dato un indirizzo per decidere a questa scelta. Fu Attilio Fassio, più avanti di noi negli anni, era molto conosciuto e prometteva bene con buoni risultati, proprio con bici Marco Giuntelli.
Ricordiamo le prime uscite in sua compagnia con normale bici, occasionalmente bici da corsa. Una volta andammo assieme a Torino e in piazza Statuto dove in una grandiosa vetrina facevano spicco le famose biciclette Frejus.
Chiusa questa parentesi intanto arriva il momento di tornare sull'argomento riguardo la scelta della società per cui tesserarsi.
La preferenza andò al Pedale Astigiano, molti erano i soci sostenitori e così trovato l'accordo con loro e con la squadra Marco Giuntelli, promettemmo tutto il nostro impegno.
Arriva l'inverno 1946-1947, lungo molta neve, freddo, gelo quindi punti di ritrovo per fare un pò di ginnastica, scale di corsa, di corsa anche intorno alla piazza del palio (Asti) con la neve ai lati, e anche sui rulli si andava circa 30 minuti.
In febbraio,verso metà mese tempo permettendo le prime brevi pedalate su strada in bici. Si montava sulla ruota posteriore il pignone fisso abbastanza agile per abituare la gamba a pedalare sempre. 1500 km di allenamento erano sufficienti per presentarsi alle prime gare.
Buon inizio di stagione per noi e le prime soddisfazioni anche per gli Astigiani.
I primi veri risultati settimanalmente. L'elenco dei tanti successi grazie anche dei consigli dei grandi talenti del ciclismo Astigiano, i fratelli Marco e Battista Giuntelli, protagonisti negli anni '20-'30 di Giri d'Italia, Giri di Francia, Giri di Germania, Sei Giorni, Giri di Lombardia, Milano-San Remo, Milano-Modena e in altre grandi corse, si allungava.
Noi usammo in tante corse le bici di marca Giuntelli e non era poco.
Dicevamo che l'elenco dei successi era buono, in quell'anno portammo al sodalizio del Bar Italia in via Cavour, innumerevoli coppe di alto prestigio, oltre al titolo Regionale vinto da me Alberto Negro,trionfando nella dura Torino-Bardonecchia.
Il 1947 non finisce qui, la serie di successi continua e Marco Giuntelli era felice di noi e delle sue bici.
Il Pedale Astigiano è primo nella cronometro a squadre Coppa Adriana, papà Rondoni, allora presidente U.V.I., ricordava la figlia.
Ancora io Alberto Negro, fui invitato d'ufficio a difendere i colori piemontesi al Campionato Italiano.
È per finire l'ultima corsa dell'anno, io e Fassi Giuseppe corremmo con i dilettanti, classificandosi al 3 e 8 posto.
A stagione terminata tutti contenti per i successi ottenuti e tre di noi passati alla categoria superiore, i dilettanti. Gino Olivieri ancora allievo.
Questi,i ricordi dei nostri gloriosi inizi..........

Alberto Negro
Articolo inviato da: Gli amici degli Indimenticabili fratelli (Piemonte-Lombardia)
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