Marco Giuntelli: Il suo Tour de France, tra gloria e sfortuna

Il Tour de France del 1930 prende il via il 2 luglio e vi è una gran folla a salutare i corridori.
Marco Giuntelli vi partecipa con i compagni di squadra Binda, Piemontesi, Belloni, Guerra, Pancera, Frascarelli e Gremo: tutti sono in ottime condizioni fisiche e animati da un forte spirito combattivo.
Egli affronta la prima tappa senza difficoltà, classificandosi 3° a pari merito con altri italiani, dando da subito prova della sua indubbia valenza sportiva.
Purtroppo la situazione per lui volge al peggio già dalla 2° fatica: infatti fora ben tre volte ed è costretto ad accontentarsi di un piazzamento non particolarmente lusinghiero.
La malasorte purtroppo non lo abbandona e nel proseguimento della corsa Marco Giuntelli è spesso vittima di incidenti di gomma e di problemi tecnici, come quello al freno anteriore destro, che non gli permettono di rientrare in tempo e di recuperare il ritardo accumulato.
La fortuna sembra finalmente arridere di nuovo al nostro corridore che conclude alcune delle successive fatiche nel gruppo di testa e appare degno di lode per il suo ammirevole comportamento.
Ma la sua gioia è destinata a dissolversi ben presto: ancora una volta incappa in una foratura ed è vittima di una rovinosa caduta, ma la determinazione di cui è dotato non lo fa desistere e da valoroso taglia comunque sempre il traguardo.
L'avventura al Tour di Marco Giuntelli continua a fasi alterne, caratterizzate da forature e cadute, che gli impediscono spesso di emergere e talvolta di vincere, e da onorevolissimi piazzamenti. La sua condotta di gara è indiscutibilmente ottima e il suo vigore fisico gli rende facile sopportare le avversità del tempo, come il caldo opprimente e la pioggia torrenziale che rendono ardue diverse tappe: in una di queste, in particolare, egli mantiene una velocità media di 30 km/h e fiancheggia Guerra, portandosi spesso in testa a tirare e concludendo nel gruppo dei leaders.
Malgrado i numerosi incidenti di percorso, Marco Giuntelli ha compiuto una gara quale la sua classe e le sue potenzialità gli hanno consentito: la sua prova è stata coraggiosa e strenua.
Il valoroso astigiano ha raggiunto il traguardo finale di Parigi in 176 ore e 53 minuti, piazzandosi al 31° posto e aggiudicandosi un meritatissimo 3° posto assoluto nella classifica a squadre e ha dimostrato, in più occasioni, che né la volontà né la resistenza gli hanno fatto difetto.

GLI AMICI DEGLI INDIMENTICABILI
Articolo inviato da: Gli amici degli Indimenticabili fratelli (Piemonte-Lombardia)
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