Storia di Omar Di Felice

Nato il 21 Luglio del 1981 a Roma, Omar rimane folgorato dalle imprese di Pantani al Giro d'Italia del 1994 e comincia così la sua avventura con la bicicletta.
Per la stagione 1995 si tessera per una squadra agonistica giovanile vera e propria: la Ciclistica Nettunese. L'allenatore è Giovanni De Carolis, il gruppo è buono, ma quando è il momento di passare nella categoria juniores smette con l'agonismo per dedicarsi agli studi universitari.
Benchè gli studi assorbano gran parte delle sue giornate Omar continua a sfogare la sua passione con lunghe uscite.
A fine 2003, ottenuto il diploma di laurea breve, decide, spinto da alcuni amici e dallo stesso Giovanni De Carolis, di riprovare con il ciclismo che conta.
Nel 2004, pertanto, si iscrive in un piccolo team amatoriale della zona, con il quale riesce subito a mettersi in mostra rivaleggiando con i ben più quotati ex-professionisti e dilettanti italiani che si cimentano nelle prove di granfondo. A metà stagione riesce a vincere una granfondo nazionale con arrivo nel parco nazionale della Majella dopo una fuga a 2 di 80 km con l'ex professionista della Carrera Raimondo Vairetti. Seguono altri importanti piazzamenti che gli garantiscono l'ingaggio, per il 2005 in una delle più forti formazioni italiane del panorama amatoriale: il Team Sintesi Scott. Nel frattempo lavora come freelancer nell'ambito della grafica, riuscendo a conciliare lavoro e sport.
Il 2005 è l'anno dell'esplosione: ottiene piazzamenti di prestigio nelle principali granfondo nazionali e vince la Granfondo Internazionale Alpen Brevet in Svizzera alla quale prendono parte, tra gli altri, i corridori della nazionale dilettantistica svizzera ed alcuni corridori professionisti del nord Europa.
A fine agosto, dopo aver concluso tra i primi la Oetztaler Radmarathon, prova un mese tra le fila dei dilettanti, riuscendo subito a mettersi in evidenza.
A fine stagione comincia a guardarsi intorno, contatta squadre e manda il suo curriculum, facendo un pò il procuratore di se stesso. L'Amore & Vita, nella figura del Direttore Sportivo Roberto Pelliconi, risponde e Omar riesce è vicino a realizzare il sogno di passare professionista.
Con la mamma di origine algerina, Omar dispone di doppio passaporto e sceglie la nazionalità della madre per poter correre il mondiale di Salisburgo e, perchè no, anche le Olimpiadi.
Il 2006 è l'anno del gran debutto. Effettua il ritiro con l'Amore & Vita, ma purtroppo la salute e la sfortuna rovinano i suoi piani: prima la mononucleosi, quindi dei problemi di tesseramento rischiano di dovergli far rinunciare al debutto nel mondo dei pro. Poi a luglio riesce definitivamente a debuttare nel Team Endeka di Simone Mori, ma dopo un promettente inizio in gare open elite-professionisti, una grave infezione lo costringe nuovamente allo stop. Arriva la convocazione per il Campionato Mondiale di Salisburgo, sia per la prova in linea che per quella a crono, ma la malattia lo costringe a vedere da casa il mondiale.
Tuttavia non smette di crederci e risale in sella per preparazione la stagione 2007, sperando che sia finalmente l'anno del rilancio dopo tanta sfortuna.
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