Giampaolo Mondini e la Rinascita Ravenna

http://www.scrinascita.it/magnifici.html#mazzanti

Gian Paolo Mondini (Fusignano Ra - 1972) - Un ragazzino "basso" 1 metro e 91 che pedala su una bicicletta che sembrano due. E' approdato alla Rinascita da Dilettante alla "ruota" del suo diesse Pino Roncucci, entrambi provenienti da quella "Giacobazzi" che poi avrebbe fatto binomio con "Rinascita". Due stagioni in rosso verde, una fase interlocutoria, con alti e bassi, ma la stoffa era di quella buona. Vinceva poco, ma evidenziava risorse fisiche, talento e ottimo stile. Nel 1995 spuntò a fine maggio quando, inatteso, facendo leva sui suoi mezzi, i famosi "50" nelle lunghe gambe, piazzò uno dei suoi colpi micidiali nella prima tappa del Giro delle Pesche Nettarine di Romagna, sul traguardo di Solarolo. E dato che in quei tempi, il Nettarine non prevedeva la classifica a tempi, concluse il Giro al primo posto per il più alto livello di punti. Successivamente colse altri successi importanti e secondi posti in gare internazionali. Certo non clamorosi, ma aveva maturato una condizione che sarebbe valsa la pena sperimentare nei professionisti. In quel momento 1996, non era facile ottenere un ingaggio e, nonostante che certi tecnici esprimessero buoni giudizi nei suoi riguardi, non gli offersero però l'occasione per provare. Finì nell'Amore e Vita, squadra da collocare senza meno a pari dignità, ma non confrontabile con quelle definite "Grosse", misura data dalla presenza di campioni e altri atleti vincenti. Mondini capì alla svelta che doveva sfruttare al massimo quelle due stagioni per ottenere risultati che gli avessero permesso di sentirsi professionista a tutti gli effetti. In quella situazione non facile riuscì a vincere all'estero e la vittoria di tappa al Giro della Polonia procurò un balzo delle sue azioni. Questo non gli bastò perché alle fine delle due stagioni incontrò non poche difficoltà ad inserirsi in una squadra e solo all'ultimo momento ebbe l'offerta dalla Cross Selle Italia. Tornò a vincere, tra cui la prima tappa e tenendo ben stretto il primato in classifica aggiudicandosi il Giro di Svezia. In questo momento si sa che vestirà le insegne della Cantine Tollo. Forse dovrà trascorrere qualche tempo, ma Mondini dimostrerà di essere un corridore vero al quale, dure salite a parte, nulla è precluso. Il Cinquantesimo è passato, ma nei tempi di stesura e stampa di questo profilo rientra la grandiosa vittoria della tappa al Tour di Futuroscope.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy