Pedalatore dallo stile perfetto e dall'efficacia notevole è stato il miglior stradista elvetico nel dopoguerra dopo Kubler (il suo maestro) e Koblet assicurandosi un bottino significativo sia in virtù delle sue qualità di cronoman che del suo apprezzabile spunto di velocità. Mancando di concentrazione e dell'indispensabile regolarità non ha ottenuto piazzamenti nelle corse a tappe dov'è riuscito a ottenere solo qualche vittoria di tappa: 3 al Tour, 1 al Giro d'Italia e 4 al Giro di Svizzera, che riuscì sorprendentemente a vincere nel '56. Ma le "perle" furono altre: tre volte campione nazionale su strada '56, '59, '62, primo nella Gand-Wevelgem '54, nel G.P. Le Locle '56 e '58, nel Giro del Cantone di Ginevra '61 e '62, nel Giro del Nord-Ovest '62 e in molte cronometro: G.P. della Svizzera '55, G.P. di Lugano '55 e '62, G.P. d'Europa a squadre a Ravenna nel '56, G.P. Longines a squadre '60 e Trofeo Baracchi '56 in coppia con Darrigade.
Il 13 gennaio 1955 all'Hallenstadion stabilì la miglior performance mondiale sui 5 chilometri con 6'21"4, ma non ottenne l'omologazione.
Terminò la carriera per un grave incidente d'auto nel 1963.