Storia di Evgueni Berzin

Eugeni Berzin, nato a Viborg il 3 giugno 1970, cresce alla scuola di ciclismo di Leningrad (su pista). Con la maglia sovietica diventa campione nazionale e campione del mondo d'inseguimento su pista nel 1988 (categoria allievi), e nel 1990 vince i campionati del mondo d'inseguimento nella categoria dilettanti (individuale e a squadre). In seguito lascia la pista e sceglie di correre su strada con il CSKA di Mosca. Con la nazionale russa Berzin corre i mondiali dilettanti nel 1992, nei quali si distingue (pur senza andare in medaglia) durante la gara d'inseguimento della 100 km. L'anno seguente è ingaggiato dalla squadra italiana Mecair-Ballan (che poi diventerà Gewiss) diretta da Emmanuele Bombini e si trasferisce in Italia.
La sua migliore stagione è il 1994: vince il Giro dell' Appennino, la Liegi-Bastogne-Liegi (battendo in volata Lance Armstrong) e soprattutto il Giro d'Italia, davanti a Pantani e Indurain. La sua vittoria al Giro suscita molto clamore in quanto riesce a battere Indurain (anche a cronometro), cosa che non accadeva da anni. L'anno seguente arriva secondo al Giro d'Italia (preceduto dallo svizzero Tony Rominger), e vince la tappa di Luino. Vince anche la Bicicleta Vasca, e arriva secondo al Giro del Trentino. Considerato come il rivale più importante di Indurain al Tour de France, vince la crono a squadre con la Gewiss, ma poi è costretto a ritirarsi nella seconda tappa di montagna a causa di una bronchite.
Nel 1996 arriva soltanto decimo posto al Giro d'Italia, però s'impone in una tappa a cronometro. In questa stagione vince anche una crono al Tour de France e tiene per un giorno la maglia gialla, prima che Bjarne Riis riesca a sfilargliela, ma poi crolla nell'ultima tappa di montagna e arriva a Parigi al 25° posto. Il 1997 non è un grande anno per lui: al Giro non è mai in grado di seguire i migliori in salita, e al Tour, deve abbandonare dopo una caduta. La Coppa delle Nazioni è la sua unica vittoria importante della stagione. Alla fine dell'anno tenta di stabilire il record dell'ora (19 ottobre 1997), ma abbandono dopo 17 minuti.
Nel 1998, cambia squadra per andare alla Française des jeux, ma non ottiene nessun risultato di rilievo. Nel 1999 firma per una squadra di seconda divisione, l'Amica Chips e poi alla passa alla Mobilvetta (2000). A maggio 2000 viene escluso dal Giro per ematocrito alto e questo è un altro duro colpo per un corridore che cerca da alcune stagioni di ritrovarsi. Ormai non è più in grado di ottennere risultati e nel 2001 conclude l'attività agonistica.
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