Storia di Raffaele Di Paco

Già valido dilettante (Campione Toscano nel 1926), esplose negli anni '30 tra i professionisti come un autentico fuoriclasse dello sprint. Le sedici tappe del Giro d'Italia e soprattutto le undici frazioni conquistate al Tour de France lo resero popolarissimo anche tra i tifosi francesi nonostante le cocenti sconfitte inflitte in volata al loro beniamino Pelissier.
Personaggio stravagante, amante dei piaceri della bella vita, spesso non seguiva alla lettera le ferree raccomandazioni dei suoi tecnici i quali però dovevano rassegnarsi visti gli eccellenti risultati comunque raggiunti dal loro pupillo.
Di Paco fu uno dei maestri che plasmarono Bartali, ma nessuno ci voleva credere perchè l'estroso "Faele" aveva molte qualità, ma non quella dell'insegnante.
Questo, almeno, era il parere della maggioranza, ma fu proprio Bartali ad ammetterlo.
Scoppiata la Guerra, già ultratrentenne, si recò in Argentina dove chiuse la carriera nel 1946, non mancando di cogliere altre affermazioni anche su pista.
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