Storia di Lido Sartini

Fu una delle maggiori rivelazioni della Milano-Sanremo 1951, anno di esordio tra i professionisti, scappando nei dintorni del Turchino. Ma già tra i dilettanti si era imposto, vincendo tra l'altro il Giro di Romagna per i puri nell'agosto 1950.
Ottimo indipendente ha disputato sei stagioni (tre le edizioni del Giro d'Italia portate a termine) su buoni livelli, cogliendo affermazioni (tra cui spicca il Trofeo U.V.I. del 1951) e segnalandosi per le sue caratteristiche che gli permettevano di ben figurare su ogni percorso anche se non sempre di primeggiare.
Singolare la sua predilezione per il Giro della Valle del Crati dove ha colto quattro vittorie ed un secondo posto. Nel 1951 l'affermazione a Cosenza nel suo primo Giro della Valle del Crati gli valse l'inclusione in una squadra per il Giro d'Italia. Al Giro d'esordio non ottenne molti piazzamenti e fu 49° nella classifica generale. Nelle corse in linea per indipendenti era invece un elemento di primo piano e per questo riuscì a trionfare nel Trofeo U.V.I..
Iniziò il 1952 in Algeria, dove però non potè terminare il Giro locale. Prima del Giro d'Italia ottenne un sesto posto al Circuito di Belmonte Piceno. Portò a termine il Giro d'Italia in 52° posizione, dopo di che ottenne numerosi piazzamenti che gli consentirono di piazzarsi in terza posizione nel Trofeo U.V.I..
Nel 1953 vinse una tappa del Giro di Sicilia, classificandosi al sesto posto nella classifica finale, e conquistò un terzo posto nel Giro dell'Emilia. Al Giro d'Italia non partecipò.
Nel 1954 corre per la Bartali ottenendo un solo successo a Cosenza nel Giro della Valle del Crati. Partecipa al Giro d'Italia ma è costretto a ritirarsi.
Nel 1955 rivince a Cosenza in una prova valida per il Trofeo U.V.I.. Riesce a concludere il Giro d'Italia in 56° posizione al 1h30' dal vincitore Magni, inoltre ottiene ottimi piazzamenti nelle classiche italiane
Il 1956, il suo ultimo anno di attività, non ottiene nessuna vittoria e scarsissimi risultati.
Corridore molto combattivo e molto deciso nelle azioni. Forte in salita, fu sempre pronto a sfruttare il momento favorevole della corsa.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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