Nel precoce declino il fortunato tris a Roma nel 1909 di Giovanni Gerbi

Gerbi ha così tanta voglia di confermarsi il migliore che si prepara come non mai per la Milano-Sanremo. Allenamenti lunghissimi e massacranti che però lo portano a forzare troppo, a bruciare inutilmente troppe energie. Il 4 aprile nella Milano-Sanremo paga le conseguenze di questa sua preparazione sin troppo intensa. Scatta subito dopo il via, alla sua maniera impone come sempre il suo ritmo forsennato, ma alle pendici del Turchino non è ancora riuscito ad operare la selezione vincente come in altre occasioni. Al suo fianco infatti si trovano tutti i migliori e sul Turchino, quando Ganna allunga a ripetizione, Gerbi si trova in difficoltà e perde posizioni, complice anche una caduta. Ganna transita per primo sulla vetta (Gerbi è ottavo) e viene raggiunto da un gruppetto nel quale non figura comunque Gerbi. Ganna riesce a vincere ugualmente la corsa mentre Gerbi è solo 5° a 21". Il Diavolo Rosso cerca l'immediato riscatto il 18 aprile nella Tre Coppe Parabiago dove però viene nuovamente battuto: giunge 3° battuto in volata da Cuniolo e Galetti. E' terzo pure il 2 maggio nel Circuito Bresciano a 12" dal solito Cuniolo. E' un brutto momento per Gerbi: a parte la preparazione invernale probabilmente sbagliata, sembra di assistere ad un improvviso declino. E' vero che si sono disputate solo tre corse importanti e Gerbi ha comunque colto ottimi piazzamenti ma chi lo conosce bene si sta accorgendo che in lui qualcosa non funziona più come nei giorni migliori. Può essere un momento passeggero ma è evidente che i suoi scatti ed i suoi allunghi non producono più gli effetti devastanti degli anni precedenti. L'occasione del riscatto sembra prossima: il 13 maggio infatti comincia la prima storica edizione del Giro d'Italia. La corsa riserva subito sorprese clamorose: poco dopo la partenza della prima frazione (Milano-Bologna, 397 km) si verifica una caduta nella quale rimane coinvolto pure Gerbi. Il Diavolo Rosso rimane a terra qualche minuto, poi si rialza intontito ed infuriato: la sua bicicletta è distrutta e, da regolamento, non può sostituirla. E' costretto a tornare a piedi fino alla sede della Bianchi a Milano per sistemare i danni. Perde quasi tre ore e, anche se la classifica è a punti e non a tempi, il suo Giro è già compromesso. A Bologna chiude soltano in 92° posizione. Il Giro prosegue senza che il Diavolo Rosso riesca ad emergere (9° a Chieti, 5° a Napoli, 10° a Roma, 21° a Firenze) e, dolorante ad un ginocchio, si ritira mestamente nella frazione che porta i corridori a Genova. Per la prima volta dall'inizio della carriera Gerbi conosce veramente la sconfitta e dopo la batosta al Giro stenta a riprendersi. Corre poco e diserta il Tour, quindi tenta di battere il record dell'ora ma i suoi assalti non hanno esito e confermano la sua crisi: nè il 4 luglio a Milano nè il 18 luglio sulla pista di cemento delle Cascine a Firenze si dimostra infatti in grado di ottenere una performance che possa soltanto avvicinarsi non tanto al record assoluto (41,520 km del francese Berthet) quanto al primato italiano di Ganna (40,405 km). Riesce comunque a tornare alla vittoria nella Coppa San Giorgio ad Alessandria e si piazza terzo nella Coppa Savona preceduto in volata da Cuniolo e Galetti. Quindi torna alla Roma-Napoli-Roma (nuovamente articolata in due tappe) stavolta senza i favori del pronostico ma ben deciso a difendere il suo prestigio sulle strade che già lo hanno visto emergere più volte. Gerbi coglie il terzo successo consecutivo con una fortunosa gara e si aggiudica pure l'apposita Coppa XX Settembre. Ma la fatica e lo sforzo compiuti in questa tremenda competizione hanno notevolmente incrinato il suo fisico tanto che dopo la corsa il Diavolo Rosso addirittura non riesce più a camminare ed è costretto a rimanere sdraiato a letto per 24 ore di fila! La vittoria comunque è sua, nonostante le inevitabili polemiche sullo svolgimento poco sportivo del finale di corsa. Nel finale di stagione Gerbi non disputa nessuna gara, nè il Campionato Italiano e neppure il Giro di Lombardia.
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