Ottorino Benedetti nato a San Vittore di Cesena nel 1943 si mette in evidenza già come esordiente e come allievo dal 1959 al 1962 vincendo 34 corse tra cui il campionato romagnolo nel 1961. In questo periodo difende i colori della Gambettolese e del G.S. Alax di Meldola dove resta anche come dilettante nel 1963 quando ottiene quattro successi tra cui il campionato italiano a cronometro a squadre (Coppa Italia) con Fabbri e Mariani. Nel 1964 è in forza al Pedale Ravennate: va a segno in quattro occasioni. Passato alla Rinascita di Ravenna nel biennio 1965-66 è primo in dodici corse alcune delle quali di grande prestigio come una premondiale a Vinci, il Trofeo Minardi a Ravenna, il campionato emiliano e il Giro delle Valli Aretine. Con la maglia della nazionale partecipa a due gare internazionali a Mosca piazzandosi secondo in entrambe. Ottimo sprinter predilige i tracciati pianeggianti, ma quando è in piena forma riesce a difendersi bene anche in salita. Con alle spalle 54 vittorie, nel settembre 1966, passa professionista correndo con la Salamini. Il direttore sportivo Ercole Baldini crede nelle sue possibilità, ma Ottorino delude le aspettative. Carattere molto sensibile, poco provvisto di forza d'animo, per rendere al meglio ha bisogno di sentirsi circondato da quelle premure e attenzioni, da quell'affiatamento che hanno caratterizzato il periodo dilettantistico. Il mondo dei professionisti è invece una giungla in cui non riesce ad ambientarsi. Ciò incide negativamente sul suo rendimento e i risultati sono molto modesti. Nel corso del 1968 si ritira.