Fernand L'Hoste

Nato il 28 aprile 1941 a Porrentruy (Svizzera) ed ivi deceduto il 31 agosto 2007. Passista. Professionista dal 1962 al 1969 con 2 vittorie.
Un atleta prima che corridore, che ha forse speso troppo tempo nella contemporaneità della pratica di diverse discipline, fra di loro anche distanti nelle richieste muscolari e di forza resistente. Una sublimazione che avrebbe potuto generare effetti migliori e per tanti aspetti giusti, nelle traduzioni ciclistiche odierne, ma che ai tempi di Fernand L'Hoste, non erano state ancora perfezionate. Soprattutto, nel caso di questo svizzero dai modi gentili e signorili, l'attività multidisciplinare si consumava nei medesimi segmenti, con entità e lunghezze uniche per varietà e, appunto, contemporaneità. Unicità sicura nella storia del ciclismo e rarissima in quella più generale dello sport. In altre parole, L'Hoste, non ha potuto godere fino in fondo sulla bicicletta, dei benefici della sua versatilità e di quella evidenza atletica, che dovrebbe essere patrimonio anche dei "solo pedalatori", come da vetusta e opinabilissima scuola dei preparatori di ciclismo italiani.
Detto questo, il buon Fernand, praticava con buon successo la scherma, l'hockey su ghiaccio, lo sci alpino, il tennis, dove arrivò ad essere il campione del suo Cantone, il golf e quel ciclismo dove non è stato un anonimo, visto che nel 1968, in seno all'Amaro 18 Isolabella, ha saputo vincere una corsa su strada, il GP Brugg bei Biel, ed il Campionato Svizzero dell'Omnium su pista battendo, fra gli altri, il forte Louis Pfenninger.
Ma cosa spinse il versatile e per tanti aspetti straordinario Fernand, a praticare agonisticamente il ciclismo? Innanzi tutto per motivi famigliari. Il padre Ferdinand classe 1901, era stato ciclista professionista a cavallo degli anni trenta, ed aveva in Porrentruy un negozio-emporio di biciclette, in cui spiccavano proprio quelle particolari da corsa. Ed il bimbo Fernand crebbe su quelle proiezioni, ma visto il luogo di nascita, in mezzo alle montagne, s'appassionò anche alle altre discipline sopracitate. Nel ciclismo, passò professionista nel 1962, ma con un rapporto che del professionista aveva ben poco, sia per contratti e sia per continuità. Fatto sta che fino al 1968, dopo aver indossato sempre poco diverse maglie, il suo rapporto con le corse in bicicletta è sempre stato più che dilettantistico. Poi, nell'anno citato, la svolta, con un impegno ben maggiore che portò Fernand a fregiarsi di un Titolo nazionale ed a vincere fra i prof. Anche l'anno successivo, passato in Costa Azzurra Zingonia, la volontà era quella di impegnarsi, ma poi la folgorante passione per il golf, gli fece cambiare idea e ad ottobre, lasciò l'agonismo ciclistico. Dopo un paio d'anni divenne insegnante di Educazione Fisica e con quel mestiere andò in pensione. Una improvvisa malattia, lo portò via dalla natia Porrentruy e dai suoi cari, il 31 agosto 2007.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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