Bernard Guyot

Nato a Savigny-sur-Orge nel 1945, dopo aver impressionato fra i dilettanti e nei primissimi passi fra i professionisti, negli anni seguenti non ha mantenuto le promesse ed è stato una delle più evidenti delusioni del ciclismo transalpino. Bernard possedeva due gambe dalla forza mostruosa, a cui aggiungeva dorsali di ferro, tutto questo gli consentiva di spingere con disinvoltura i massimi rapporti di quei tempi, in particolare il "famoso" 54 x 13. Questa peculiarità in seguito determinò la sua rovina. Vincente per eccellenza fra i dilettanti, dove trionfò alla maniera dei super in ben 72 gare, fra cui la corsa più massacrante e difficile per un corridore di un paese occidentale: la Praga-Varsavia-Berlino definita la "Corsa della Pace", nel 1966. In mezzo a fiotti di dilettanti russi, tedeschi dell'Est, cecoslovacchi, polacchi, e in un clima da classiche del nord, Bernard sciorinò una prestazione "monstre", conquistando un successo pronto a giurare sulle sue formidabili doti. Sempre in quell'anno impegnò fino all'ultimo l'italiano "Mino" Denti nel Tour de l'Avenir.
Passato professionista, Bernard, fu capace di superare l'anziano, ma sempre grande Jacques Anquetil, a cronometro. Fu però un "fuoco di paglia", perché il giovane Guyot non tardò a sciogliersi per l'uso sfrenato dei rapporti che ne minarono alquanto la brillantezza. I giornali francesi dell'epoca parlarono spesso degli allenamenti di Bernard, il quale, assieme al fratello Claude (anch'egli professionista), era solito uscire di casa col "padellone" (54x13), senza mai cambiare lungo il corso dell'allenamento.
Spingere il lungo rapporto era per lui una fissazione, quanto il non donarsi completamente alle leggi, non scritte, del comportamento del ciclista. Bernard si lasciò così spegnere senza tracciare quel solco per il quale sembrava votato. La sua carriera professionistica si chiuse nella prima metà degli anni Settanta con un curriculum che ci parla di 25 successi in gare non di primo livello, tra le quali le più importanti sono state il Giro di Morbihan nel 1967, il GP Hyéres nel 1968 e la Boucles de la Seine nel 1969. Insomma, un incompiuto.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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