Joseph Vloeberghs

Nato a Emblem il 15 novembre 1935, deceduto a Duffel il 21 maggio 1992. Passista. Professionista dal 1958 al 1962 con 19 vittorie.
Alto, scarno, biondiccio, all'epoca della sua vittoria al Giro dei Due Mari (organizzato dal quotidiano Stadio nel '58 e riservato a ciclisti indipendenti e prof di seconda fascia), aveva 23 anni ancora da compiere e risiedeva ad Anversa, dove aveva da poco sospeso, per praticare al meglio il ciclismo, la sua professione di intagliatore di diamanti. Dalla prima tappa in avanti, nel Giro era apparso sempre fra i primi, combattivo, ottimo in salita, eccellente sul passo e sempre al traguardo con Rino Benedetti. Poi, nell'ultima tappa, le sue doti, favorite dagli affondi di Tinarelli, fuoriuscirono ed uscì vincente. Un gran bel corridore dunque che confermava appieno quanto aveva fatto prima in terra natia. Da dilettante, l'anno prima, fra i pingui piazzamenti, era stato capace di vincere l'Omloop van het Western, una corsa a tappe molto sentita in terra fiamminga ed aveva poi trionfato in due tappe del Giro di Yugoslavia. All'esordio fra indipendenti e professionisti, s'era aggiudicato in Belgio, con sparate finali da finisseur di razza, i criterium di Amay, Bornem, Lembeek, Lendelede, Ruisbroek ed aveva vinto in Francia il GP di St Symphorien. Insomma abbastanza per guadagnarsi la selezione della sua federazione per il Giro dei Due Mari. Dopo la corsa italiana però non esplose come si pensava e solo al momento del ritiro avvenuto anzitempo a fine '62 si capì il perché. In ogni caso un buon ruolino, poiché tornato in patria all'indomani del "Due Mari" vinse nel mese di settembre il Criterium di Geel e, soprattutto, una classica giovanile come la Coppa Sels. Nel 1959 vinse a Eizer, Lommel e Wavre, giunse 2° con la nazionale belga al Trofeo Longines di Rimini e partecipò per la prima volta alla Vuelta di Spagna dove chiuse 9°. Nel 1960 fece suoi i criterium di Tienen, Bierbeek, Overpelt e Keerbergen, vinse la cronosquadre alla Tre Giorni di Anversa e, soprattutto si classificò 2° nel Gran Premio delle Nazioni a cronometro dietro Ercole Baldini. Nel '61, iniziarono ad insorgere più acuti problemi renali di cui soffriva da tempo e corse abbastanza poco. Vinse il Criterium di Zellik, fu 2° in una tappa del Giro di Vallonia e nella Nokere Koerse. Migliore il 1962, quando s'aggiudicò la seconda tappa del Tour de Suisse (chiuso 16°), vinse il Giro del Brabante Occidentale, una semiclassica e fece suoi i Criterium di Geel, Nederbrakel. Ma a fine stagione i suoi disturbi renali che l'avevano fortemente minato, imposero lo stop alla sua carriera. Staccò la licenza ancora per due anni senza mai correre, ritornando a fare l'intagliatore di diamanti, fino a creare una piccola impresa nel settore. Poi a soli 57, nel 1992, arrivò improvviso l'irreparabile.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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