Emile Georget

Nato a Bossay sur Claise (Francia) il 21 settembre 1881 e deceduto a Chatellerault (Francia) il 16 aprile 1960. Professionista dal 1903 al 1914 con 17 vittorie all'attivo.
Resistente come pochi, aveva bisogno per emergere, delle prove più dure del già imponente solito dell'epoca. Infatti, legò il suo nome alle due corse più massacranti del periodo: la Bordeaux-Parigi, che vinse nel '10 e nel '12 (e fu 3° nel 1908 e 1909) e la Parigi-Brest-Parigi, che lo vide vincitore nel 1911. In quest'ultima, seppe regolare di una ventina di minuti, colui che era da considerarsi l'idolo di Francia, nonché il più grande corridore del periodo, ovvero il leggendario Octave Lapize. Georget, aveva tra l'altro battuto quel grande avversario anche in occasione dei Campionati Francesi del 1910.
Il Tour de France, invece, che Emile disputò nove volte, pur donandogli ulteriore popolarità, non riuscì mai a vincerlo. Fu 4° nel 1905, 5° nel 1906, 3° nell'11 e 6° nel '14. E non ci riuscì nemmeno nel 1907, quando lo dominò stupendamente, conquistando ben sei tappe, prima di essere penalizzato, per irregolare cambio di bicicletta. Alla fine, dovette accontentarsi del terzo posto, dopo Petit-Breton e Garrigou.
Nel grande romanzo del Tour però, Emile Georget resterà incancellabile per essere stato il primo a passare la vetta del Galibier nel 1911, quando la mitica salita venne inserita per la prima volta nel tracciato della Grande Boucle. Anche su pista si fece valere: vinse nel 1906 la 24 Ore di Bruxelles e la Sei Giorni di Tolosa, in coppia col fratello maggiore Leon. Eccellente agonista (in corsa si dice fosse cattivo come pochi), era in possesso di una pedalata non molto ortodossa, ma estremamente redditizia. Un particolare tecnico: fu tra i primi corridori ad applicare la ruota libera.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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