Jean-Pierre Ducasse

Nato a Parigi il 16 luglio 1944, deceduto a Villeneuve-Loubet il 19 febbraio 1969. Passista scalatore e ciclocrossista. Professionista dal 1967 al 1969 con due vittorie.
Da dilettante era uno che arrivava sempre fra i primi, anche se poco vincente. In sostanza, il tipo adatto a passare, ovviamente presto, con una buona garanzia di diventare qualcuno anche nell'elite del ciclismo. Jean-Pierre fu davvero questo, perché nel salto fra i professionisti in seno alla Pelforth Sauvage, non subì battute d'arresto e fu subito una certezza. Si caratterizzò nel ciclocross, andandosi a prendere un paio di Titoli Nazionali e divenendo immediatamente protagonista nelle corse a tappe, pur correndo da gregario. Nel 1967, infatti, alla Vuelta di Spagna corse da navigato: vestì la maglia amarillo per 10 giornate, prima di cederla a 48 ore dal termine, al solo compagno nonché capitano, Jan Janssen. L'anno successivo, finì 12° la Vuelta e 31° il Tour de France, correndo sempre da gregario-spalla, ma togliendosi la soddisfazione di passare primo sul Tourmalet. L'arrivo della Sonolor-Lejeune nel 1969, avrebbe dovuto sancire per lui nuovi ruoli. Purtroppo non poté viverli.
Il 19 febbraio '69, la notte dopo il GP di Aix-en-Provence, vinta dal coequipier José Catieau, Jean Pierre Ducasse mentre si trovava in ritiro a Villeneuve-Loubet, trovò la morte nel sonno assieme al compagno di squadra Michel Bon, a causa delle emanazioni di gas di un riscaldatore difettoso.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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