Stéphane Abrahamian

Nato a Marsiglia il 5 settembre 1946. Passista scalatore alto 1,63 m. per 57 kg. Professionista dal 1969 al 1971, con una vittoria. Dilettante di nota mondiale e professionista flop. Il ritratto di Stephane Abrahamian Gonzales (le sue generalità complete), in estrema sintesi è questo. E chi mi ha letto fin qui, potrà aggiungere che trattasi di massima presente e comune a diversi corridori di tutti i paesi ciclisticamente evoluti. Abrahamian, punto fisso della squadra nazionale francese alle grandi manifestazioni internazionali della categoria dei "puri", fu Campione francese dilettanti nel 1968, partecipò ovviamente alla prova in linea delle Olimpiadi di Città del Messico e lì si classificò al 4° posto, perdendo il bronzo davvero per poco, ma battendo corridori che poi hanno detto tanto nel ciclismo. La Sonolor-Lejeune lo fece passare al professionismo nel 1969, investendo molto su di lui. Il corridore di Marsiglia però deluse, anche se il buon comportamento medio al Tour de France dell'anno d'esordio, qualche luce l'aveva creata. Nella Grande Boucle, infatti, chiuse 34°, si piazzò a rincalzo dei top ten di tappa diverse volte e si guadagnò una certa popolarità che gli valse, per la sua statura e la notevole somiglianza con l'attore Gerard Philipe, il nomignolo di Fanfan la Tulipe.
Lungo la stagione '69 comunque aldilà della vittoria nel Trophée Issoire, colse solo il 3° posto nel Criterium Auzances, il 9° nel GP Patay e....tanto grigiore. Andò un po' meglio nel 1970, quando fu 3° nella 6a tappa del Criterium du Dauphiné Libéré (chiuso 38°), il 5° nella Corsa in salita all'Haut de Gan e nel Gran Premio di Ginevra, nonché l'8° posto nel Tour de l'Oise. Ma al Tour de France, alla quinta tappa, indisposto, finì fuori tempo massimo. A fine '70 la Sonolor lo lasciò libero,ed Abrahamian s'accasò per il '71 alla Hoover - De Gribaldy, dove però fu impalpabile per tutto l'anno. A 25 anni, Stephane lasciò il ciclismo vero, per tornare a vincere, nel '75, fra gli amatori.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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