Nato il 18 agosto 1921 a Pistoia ed ivi deceduto il 28 agosto 2009. Completo, alto m 1,80 per 72 kg. Professionista dal 1946 al 1951, con una vittoria.
Un corridore che ha raccolto di meno di quel che valeva e tutto questo indipendentemente da quella ferma per il conflitto che ha ovviamente deviato le carriere di tutti i corridori di almeno un paio di generazioni. Simoni era un atleta completo, non velocissimo e questo gli è costato qualche traguardo, nonché generoso nelle condotte di gara. Passò professionista all'indomani della guerra, nel 1946, annata nella quale colse la sua unica vittoria: la Coppa Michelozzi nella sua Pistoia. Nel resto della stagione fu 2° nella Coppa Pini, 3° nella Coppa Rosati e nel Giro dei Colli Fiorentini, 4° nel GP Mugnetti, 9° nella Coppa Neri. Nel 1947, partecipò in maglia Wally al Giro d'Italia che chiuse 48°. Fu poi 9° nel Gran Premio Industria e Commercio di Prato e chiuse 55° il Campionato Italiano. L'anno successivo fu grigio: raccolse solamente il 2° posto nel Trofeo Baronti. Il 1949 fu una buona stagione per Ilio, anche se non arrivarono vittorie. Fu 2° nel Trofeo Bottecchia, 2° nella Classifica finale del Trofeo UVI, 4° nel Campionato Italiano Indipendenti, 5° nella Coppa Ghiglione. Anche l'anno successivo fu buono: fu 2° nella Coppa Buzzotti, 3° nella Coppa Gori, 6° nella Coppa Lamporecchio e nel GP Mostra Campionaria, 7° nella classifica finale del GP Massaua-Fossati, 9° nel Circuito Cepranese e 10° nella Coppa Arno. Poi, la forte flessione marcata nel 1951 e la voglia di certezze, portarono Ilio Simoni a prendere la decisione di abbandonare l'attività agonistica.