Leo Amberg

Nato il 23 marzo 1912 a Ballwill (Svizzera), deceduto ad Oberriet il 18 settembre 1999. Professionista dal 1934 al 1947, con 19 vittorie. Passista scalatore. Un asso in patria ed un buon corridore in Europa, che divenne popolare per i suoi significativi piazzamenti. In altre parole un corridore di spessore, sempre sorridente e disponibile, onesto nelle condotte di gara e poco speculativo nella ricerca della vittoria. Finirebbe in una ideale rassegna da "Hall of Fame" per la sua vittoria nel Campionato di Zurigo 1937, per il 3° posto nel Tour de France 1937, dietro Lapébie e Vicini e per il 3° posto nel Campionato Mondiale 1938 dietro Marcel Kint, ed il connazionale Egli. Amberg è stato Campione Svizzero nel 1937 e nel '38, ha vinto due tappe al Tour de France 1937, a Ginevra e la crono di Caen, la tappa di Locarno al Giro d'Italia del 1938. Il Tour de Suisse gli è sempre sfuggito, ma alle tre vittorie di tappa, ha aggiunto due volte il 2° posto finale nel 1935 e 1937, il 3° posto nel 1936, il 5° nel 1938 ed il 10° nel 1939. Ha partecipato a quattro edizioni del Campionato del Mondo su strada: nel 1935 a Floreffe (5°), nel 1936 a Berna (ritirato), nel 1937 a Copenaghen (ritirato) e, come detto nel 1938 a Valkenburg dove giunse 3°. Si segnalò ventiduenne nel 1934, quando vinse il Giro del Cantone di Ginevra. Altre vittorie di nota presenti nel suo palmares: il Gran Premio Journal de Nice e la Cronoscalata del Mont Faron nel 1935; una tappa del Giro di Germania nel 1939 ed una frazione del Giro delle Alpi nel 1946. Checché ne dica qualcuno, un'icona del ciclismo elvetico che, nel dopo, seppe scoprire e lanciare Hugo Koblet e fungere da riferimento ben oltre i confini di quel che i media narrarono.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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