Cesare Zanzottera

Nacque a Busto Garolfo (MI) il 19 giugno 1886, deceduto a Legnano (MI) il 28 giugno 1961. Velocista, fondista e pistard. Professionista dal 1909 al 1914 con 3 vittorie si strada e 15 su pista. Un corridore che ha sempre alternato, come tanti del suo tempo, le corse su pista con quelle su strada, dalla carriera abbastanza lunga anche se terminata poco prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, quando, a ventotto anni era già al lumicino. Dotato di una bella volata in progressione, ma con debiti nello scatto. Si segnalò su pista, la sua base come per molti nell'epoca, fornendo da subito indicazioni precise sulle sue qualità e sui suoi difetti. Bravo come pochi se non nessuno nelle velocità prolungata, vulnerabile su quella pura. Essendosi costruito un buon fondo, grazie ai tanti chilometri che era solito fare per raccogliere le sfide in quelle gare occasionali, senza calendario e riporti, che erano così comuni, per quegli atleti nati in famiglie umili e povere al fine di mettere assieme due soldini, fu presto in grado di far intendere che se la poteva cavare bene anche nelle prove di fondo su strada. Mantenne a lungo lo status di dilettante, sfruttando al massimo la possibilità tanto frequente di poter correre ugualmente in mezzo ai professionisti e, poi, grazie allo specifico pass che l'UVI diede agli atleti di un certo interesse. Grazie a questa promiscuità, Zanzottera, poté partecipare, e meritevole lo era eccome, alle Olimpiadi di Londra 1908, anno nel quale si laureò Campione Italiano nella Velocità dilettanti. Il suo cammino olimpico però non durò a lungo, venne infatti eliminato nelle batterie, sia nei 100 km su pista, che nella velocità. Prima dell'appuntamento ai Giochi londinesi però, s'era già fatto notare anche su strada, grazie ai grandi successi fra i dilettanti nella Coppa Brescia 1906 e nella Coppa del Re 1907, il 2° posto nella Milano-Modena 1907, e soprattutto, in mezzo ai professionisti con la vittoria nella tappa Milano-Bologna della Milano-Bologna-Roma 1906, i secondi posti nella Milano-Modena 1906, ed il terzo nella Milano-Mantova 1907. All'indomani delle Olimpiadi di Londra '08, passò ufficialmente al professionismo, con un esordio davvero di nota: vinse la Coppa Val d'Olona e finì secondo nella Milano-Mantova. L'anno successivo conquistò la Milano-Modena e la Cuggione-Torino-Cuggione, fu 4° nel Campionato Italiano e 6° nel Giro di Lombardia. Successivamente, dopo il 3° posto nel Giro del Piemonte del 1910, vinse, e progressivamente sempre meno, solo su pista. Partecipò a due edizioni del Giro d'Italia, nel 1910 e nel 1911, ma in entrambe le occasioni si ritirò. Chiuse la carriera nel 1914, ma dal 1912 le sue partecipazioni furono solo su pista e sempre più rare.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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