José Samyn

Nato a Quiévrain (Belgio) l'11 maggio 1946, deceduto a Zingem (Belgio) il 28 Agosto 1969. Completo. Professionista dal 1967 al 1969 con 8 vittorie. Un corridore tragico, di buone doti, per la gran parte inespresse a causa di un destino crudele che se lo portò via a soli 23 anni, per circostanze che lasceranno perennemente allibiti. Un corridore che continua a vivere nelle memorie odierne, non già per le risultanze eclatanti della sua breve carriera, ma per la riconoscenza di chi, l'anno seguente la sua morte, gli ha dedicato una corsa, "Le Samyn", di buon livello e ben presente nel calendario professionistico. Josè Samyn, era figlio di Maurice, prof una sola stagione, nel 1938, prima che la guerra togliesse a lui, come a tanti altri, ogni speranza agonistica. Aveva un fratello più grande, Gilbert, buon dilettante, che non era riuscito a passare prof. Nacque in Belgio, nell'Hainaut, una provincia confinante con la Francia, paese nel quale si trasferì bambino e del quale ottenne compiuta cittadinanza nel 1964, quando, a dispetto dell'età, era già un dilettante affermato. Notevoli i successi giovanili di Samyn, culminati nelle vittorie al Campionato Nazionale Militari ('65) e nel GP delle Fiandre Francesi ('66). Passato prof il 30 aprile 1967, nella squadra francese del nord, la Pelforth Sauvage, si dimostrò subito un vincente, cogliendo il prestigioso GP Denain. Fu portato al Tour de France e la sua risposta fu da gran corridore: vinse l'undicesima tappa, la dura Briancon-Digne, dove disintegrò un gruppetto composto da ottimi corridori, grazie ad un'azione da finisseur di razza. Chiuse il Tour 17°.
Al Campionato Nazionale finì 6°, ed in stagione, fra una caterva di piazzamenti, tra i quali il 3° posto alla Parigi Tours, trovò il modo di gioire un'altra volta, nel GP Solesmes. L'anno successivo, vinse l'8a tappa della Parigi-Nizza, il Criterium di Dunkerque, ed i GP di Wingene e di Fait-le-Franc, in Belgio, la gara che, dal 1969, diverrà in sua memoria "Le Samyn". Finì poi 2° nella Freccia Vallone e nel Trofeo Mansferrer. Nel 1969, sempre più protagonista, vinse il Tour de l'Oise e si piazzò più volte. Poi, il 25 agosto, mentre era in corsa nel Criterium di Zingem, uno spettatore distratto entro nella carreggiata e lo colpì facendolo cadere in piena velocità. Morì cinque giorni dopo nell'Ospedale di Gand, per gli effetti di quella caduta, dove si era fratturato in più punti il cranio.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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