René Privat

Nato il 4 dicembre 1930 a Coux-Saint Sauveur, deceduto a Puy-en-Velay il 19 giugno 1995. Passista scalatore. Professionista dal 1952 al 1962 con 43 vittorie.
Renè Privat, fu uno dei non pochi corridori francesi che si distinsero in numerose gare a tappe ed in linea, nella fase forse più brillante della storia del ciclismo. Fu uno di coloro ai quali toccò in sorte di correre, appunto, negli anni difficili, cioè nel decennio che andava dal 1950 al 1960, quando il ciclismo internazionale era nella sua epoca d'oro, ed i campioni, se non i fuoriclasse, spuntavano da ogni parte, perché la base di proselitismo era enorme. In altre parole, quando lo sport del pedale, era per diversi paesi europei la disciplina sportiva principe. Lo chiamavano "Castagna" in virtù di un temperamento ed una aggressività in corsa davvero evidenti, mentre nella vita di ogni giorno, era taciturno, abbastanza introverso, quasi misterioso.
Ciclisticamente, un corridore abbastanza completo, sprint a parte, dove non era comunque fermo. Sbagliava spesso i tempi per troppa foga e, per questo, non trovò mai il sodalizio pronto a dargli i galloni da capitano. Rimase per tutta la carriera una spalla, un luogotenente con possibilità di fare sovente la propria corsa, ma le sue apprezzabili possibilità atletiche, andarono in maggioranza al servizio di altri. Ciononostante, il suo solco l'ha lasciato e qualsivoglia osservatore, lo deve necessariamente inserire fra gli stradisti francesi più in vista del suo periodo. La più bella perla di carriera, Renè Privat la colse alla Milano Sanremo del '60, l'anno dell'ingresso del Poggio nel percorso della Classicissima.
Una riprova delle sue eccellenti doti si ottiene rivivendo i fotogrammi e le cronache del suo modo di conquistare quella grande corsa e per come, due anni prima, nella medesima manifestazione, fu autore sfortunato di una fuga lunghissima a media pazzesca. Lo stesso suo palmares in calce a queste note, è da considerarsi uno spaccato fedele di chi ha sempre visto e giudicato Privat, un corridore meritevole di considerazione. Dopo una veloce parentesi fra i dilettanti, passò presto al professionismo, ed in ogni anno seppe lasciare un segno di un certo spessore, migliorando progressivamente con l'età, soprattutto nel punto per lui più debole: la razionalità in gara. Non a caso vinse la Milano Sanremo a 30 anni e non a caso si ritirò appena vide che era entrato nella parabola discendente. Una bella figura, che fu per quattro giorni Maglia Gialla al Tour del 1957, e che, ai successi che seguono, ha aggiunto un'infinità di piazzamenti, diversi dei quali di grande prestigio.
Tutte le sue vittorie. 1952: 3a tappa del Giro delle 6 Province. 1953: Circuit Drome-Ardeche; GP Rives; 5a Tappa del Giro dell'Ovest; Circuito Annegasse. 1954: Giro del Monte Bianco; 2a Tappa (a) del Criterium du Dauphine Libere; GP de la Tarentaise, Circuito di Sallanches. 1955: Criterium National; Genova Nizza; 1a Tappa del Criterium du Dauphine Libere; Classifica a punti del Criterium du Dauphine Libere; 5a tappa del Giro delle 6 Province; 2a Tappa della Lione-Montlucon-Lione; Circuito di Puy. 1956: GP Pneumatique; GP de Vals-les-Bains; Circuito de l'Ain; Circuito des Boucles de la Seine; Circuito d'Aix; Circuito de la Rade de Brest; Circuito La Grand-Combe. 1957: 2a, 3a (Cronosquadre), 11a e 15a (a) Tappa del Tour de France; Parigi-Limoges; 1a Tappa del Criterium du Dauphine Libere. 1958: Tour del Var; 1a Tappa del Tour del Var; Circuito di Salignac. 1959: GP Stan Ockers; Tour del Sud-Est; 1a Tappa del Tour del Sud Est; 2a Tappa del Tour del Var: Circuito di Montelimar. 1960: Milano-Sanremo; 2a Tappa del Tour de France; Ronde de Seignelay; 5a Tappa del Tour del Sud Est; Circuito di Dinan; Circuito di Auxerre.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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