Storia di Kim Andersen

Corridore generoso e solido deve i suoi migliori risultati a particolari azioni offensive, come quella che lo portò in testa alla classifica del Tour de France del 1983 e gli consentì di mantenere per 6 giorni la maglia gialla; o quella in occasione della Freccia Vallone 1984 che vinse con 3'39" di vantaggio sul secondo. La sua carriera è stata macchiata da ripetuta positività ai controlli antidoping: la prima volta al Giro del Lazio '85 (si era classificato 2° dopo Leali), la seconda nella Freccia Vallone '86 (classificato 4°) e dovette rimanere fermo per quattro mesi. Successivamente nel Tour du Limousin '87 si è fatto di nuovo "pescare" rischiando il definitivo ritiro della tessera. Invece è rimasto inattivo per squalifica tutto il 1988 tornando poi a correre nel 1989 e chiudendo la carriera nel 1992.