25 aprile 1948 - G.P. della Liberazione

Il Gran Premio della Liberazione vivrà sul circuito della Passeggiata Archeologica il suo terzo anno di vita. Le due precedenti edizioni sono state molto brillanti ed emozionanti e anche questa edizione è organizzata dal Cral A.N.P.I e per esso dall'attivo Pinzuti. Il circuito, anche se si presta alle alte velocità, è abbastanza duro e difficile. C'è la salita di Santa Balbina lunga non più di duecento metri che percorsa trentacinque volte potrebbe spezzare le gambe a molti concorrenti. Quest'anno al via ci saranno insieme ai dilettanti anche i migliori indipendenti laziali come Bruno e Romano Pontisso, Spadolini e Taddei. Scorrendo l'elenco degli iscritti troviamo i biancocelesti guidati da Cecilia Costante, Montuori Carmine, Matteucci e Floresta, quest'ultimo molto in forma e pertanto in grado di procurare una sorpresa. La Indomita punta le sue carte su Guglielmetti, Soderini e Tamburini. Il G.S. Lazzaretti presenta uno squadrone con Trasselli, Imperiali, Licoccia e Torchia. L'A.S. Roma mette in campo il suo tris d'assi Gallotta, Fossa e Rosati. Gli iscritti sono in totale ben centodieci. I premi per le società sono così divisi: Coppa U.V.I. alla società con il maggior numero di classificati nei primi cinque; Coppa A.S. Roma alla società del vincitore; Coppa S.S. Lazio alla società con maggior numero di classificati in tempo massimo. I premi individuali invece sono la Coppa Mario Docci, offerta dallo sportivo Amedeo De Dominicis al corridore che avrà totalizzato il maggior numero di punti negli otto traguardi a premio previsti sulla salita di Santa Balbina (4°, 12°, 20° e 28° giro) e sul rettilineo d'arrivo (8°, 16°, 24° e 32° giro) e il premio Umberto Silvestri per il corridore più combattivo. Le operazioni di punzonatura avranno luogo il 24 aprile dalle 15 alle 19 presso il negozio di cicli Romolo Lazzaretti in viale Manzoni 79-81. Il giorno della gara l'appuntamento per i corridori è fissato per le ore 15 alla Passeggiata Archeologica, con partenza alle ore 16.