1 luglio 2003 - Trofeo Città di Brescia

Il confermato assessore Valter Braghini, accompagnato dal neoeletto collega Giorgio Lamberti, abbassa la bandiera a scacchi alle 20,15 precise. Centoventinove i partenti per questa edizione 2003, la settima dell'era presieduta da Fermo Fiori. Pochi gli atleti al via in confronto delle edizioni che chiamavano a raccolta oltre duecentocinquanta partenti. Ne guadagna subito lo spettacolo, perchè la corsa diventa incontrollabile fin dalle prime battute. Sono stati l'australiano Peter Dawson ed il compagno di squadra di Stefano Bonini alla Bottoli Artoni, Marco Cattaneo a guadagnare spazio fin dalla prima tornata. Un drappello composto da nove atleti (Monguzzi, Marchetti, Ferla Lodigiani, Gaia, Pedretti, Caccin, Levini, Paolo Montanari, Piccinini) cerca di riportarsi sui battistrada. L'azione degli inseguitori, sostenuta soprattutto dagli uomini diretti da Secondo Volpi, fraziona il gruppo ed al settimo passaggio da piazza Vittoria, al comando troviamo ancora la coppia Dawson-Cattaneo tallonata a brevissima distanza da un gruppo forte di ventidue corridori. La squadra dell'Edile Rosa Safer, diretta da Giordano Sedaboni, si assume l'onere di tenere alta l'andatura per non concedere troppo spazio ai fuggitivi divenuti a quel punto numerosi. Fra i battistrada da segnalare la presenza di Federico Berta, indicato fra i favoriti, Scognamiglio e Giorgio Orizio, recente vincitore di una prova di Coppa del Mondo in Croazia. Dopo sessantatré chilometri di corsa, trentanove atleti si trovano al comando del Trofeo Città di Brescia Memorial Rino Fiori. Il ricongiungimento scompagina i piani della formazione mantovana della Bottoli Artoni, protagonista del recente campionato italiano Under 23 a Fano e con Marco Cattaneo lancia l'ennesimo attacco. La risposta degli avversari è immediata con Scognamiglio, Parravicini, Carissimi e Luca Roveglia che raggiungono Cattaneo quando alla conclusione mancano nove tornate delle ventritré in programma. Al quintetto, con solitaria azione, si accoda sulla breve ascesa del Castello David Garbelli. Nel frangente oltre sessanta corridori, capitanati dalla maglia tricolore D'Aniello, staccati di oltre tre minuti, si rialzano. Da registrare una paurosa caduta di Marco Compagnoni lungo la discesa del Castello causata da un incauto spettatore che ha attraversato la strada mentre il corridore scendeva ad oltre settanta all'ora.
II bergamasco Carlo Scognamiglio e il milanese Francesco Tizza, inseguiti dal bresciano Stefano Bonini, rilanciano l'azione a quaranta chilometri dal termine. Quando il dellese Stefano Bonini transita tutto solo in piazza Vittoria, un lungo applauso sale forte all'indirizzo dell'atleta. Sfortunato invece è l'altro bresciano Maurizio Varini (Dellese Feralpi) costretto a lasciare il ristretto gruppo dei migliori per una galeotta foratura. Federico Berta e un ottimo Claudio Corioni sono i primi ad agganciare la ruota di uno scatenato Bonini. Con loro anche il bresciano Roberto Savoldi. A1 centoquattordicesimo chilometro dei centotrentotto in programma, ventidue corridori divisi in tre tronconi e racchiusi in 49" compongono l'intera carovana. Berta, Garbelli. Renshan, Barbin, Bonini, Corioni, Ratti, Ballan, Roveglia, Tizza, vittima poi di una foratura, formato, a tre giri dal termine, un assortito drappello di battistrada. Tre i bresciani fra i migliori: Luca Roveglia, Claudio Corioni e Stefano Bonini. Dopo gli acuti di Aristide Ratti, a salire sugli scudi sono, al suono della campana, Corioni e Bonini. Ma la tradizione ancora una volta vuole che sia un arrivo in volata a proclamare il vincitore della corsa della notte. Dopo undici edizioni un bresciano, Roberto Savoldi, torna a vincere il Trofeo Città di Brescia. L'ex professionista batte nello sprint sul traguardo di piazza Vittoria l'australiano Mark Renshaw.