Storia di Carlo Chiappano

Il ciclismo lo ricorda come promettente dilettante, bravissimo gregario e ottimo direttore sportivo. Dopo 49 affermazioni fra i minori, era passato professionista con la Legnano, indossando successivamente le maglie della Sanson, della Salvarani, ancora della Sanson, della Molteni e della Scic. Gregario di stampo antico aveva saputo meritarsi la stima dell'ambiente più che per le vittorie nella tappa di Villars del Giro della Svizzera '66, nella Tirreno-Adriatico del '69 e nella tappa di Matese sempre nel '69, per la bravura e la sagacia con la quale aveva saputo servire tanti capitani. Per tutti valga l'aiuto dato a Michele Dancelli nel successo che nel '70 riportò alla ribalta un italiano alla Sanremo. Azzurro nei Tour '67 e '68 indossò la maglia rosa al Giro '69. Poi da direttore sportivo ebbe il merito di guidare nella Scic Paolini, Baronchelli e soprattutto Giuseppe Saronni, cresciuto con lui dal '77 a quel tragico giorno dell'82 quando perì in un incidente stradale, nemmeno due mesi prima che il suo pupillo si laureasse campione del mondo a Goodwood.