Storia di Mario Gestri

Comincia a correre in bicicletta soltanto nel 1947, da dilettante, nelle file della "Pistoiese". Dopo due anni di permanenza fra i "puri" passa indipendente, tesserandosi per la "Pratese" nel 1950. Nel 1951 passa alle dipendenze della Ganna dove è caposquadra Fiorenzo Magni, dimostrando subito le sue peculiari qualità, quelle di gregario fedele e pronto a qualsiasi sacrificio.
Nel 1952 passa alla Bartali e si rende utilissimo in tutte le occasioni all'intramontabile Gino. Nel 1953 passa alla Arbos segnalandosi ancora come uno dei corridori più tenaci e volitivi.
Ha scritto una delle pagine più umane del favoloso ciclismo degli anni '50 interpretando il ruolo del "gregarione" interamente votato alla causa del capitano. Fu chiamato amabilmente "il carro-botte del Giro" per la quantità di acqua che riusciva a portare sempre e puntualmente al capitano.
Il 3 dicembre 1953 verso le ore 19 trovò la morte a Montecatini in prossimità del casello dell'autostrada perdendo il controllo della sua motocicletta acquistata da pochi giorni. Ha disputato tre edizioni del Giro d'Italia e una del Giro di Svizzera.