Ai mari, ai laghi, ai monti

Stravagante denominazione di un'interessante corsa a tappe di 2000 km, effettuata soltanto nella prima metà dell'agosto 1910, organizzata dal giornale "Il Secolo". Il nome era veramente azzeccato: la competizione in effetti nelle sue otto frazioni toccava mari (a Rimini e Genova), monti (furono più volte attraversati gli Appennini) e laghi (a Pallanza e Salò). Anche se fu un maldestro tentativo di copiare il Giro d'Italia, ebbe un buon successo, presentando al via molti dei migliori ciclisti italiani del momento. Galetti, già primo in quell'anno al Giro, confermò la sua regolarità, svettando nettamente nella generale a punti davanti a Pavesi e Sala.