Storia di Leif Hoste

Nato il 17/07/77 a Kortrijk, Leif Hoste è stato uno dei maggiori interpreti delle corse del pavé dell'ultimo decennio. Buon dilettante, nel 1997 si impone nella Het Volk per dilettanti e passa professionista nel 1998 con la Vlaanderen 2002. Al primo anno nella massima categoria conquista due vittorie: una tappa del Circuito Montanes e una del Tour de l'Avenir. Questi risultati convincono la Mapei a puntare su di lui, dopo che con la stessa Mapei aveva già sostenuto uno stage nel 1997. Dopo un primo anno di apprendistato, nel 2000 il corridore fiammingo riesce a vincere una tappa al Tour de Wallonie e si piazza terzo nel campionato nazionale a cronometro, a soli 22 secondi dal vincitore, Rik Verbrugghe. L'anno successivo, passato alla Domo, Hoste conferma le sue doti di cronoman, portando a casa il titolo nazionale contro il tempo e ottenendo un ottimo sesto posto nella cronometro mondiale. Dopo un 2002 avaro di soddisfazioni, nel 2003 Hoste ottiene il suo primo risultato di rilievo nelle classiche, con un bel secondo posto alla Kuurne - Bruxelles - Kuurne e torna su buoni livelli a cronometro, con i secondi posti nel campionato nazionale e nella prova contro il tempo del Post Danmark Rundt.
Il 2004 è l'anno dell'esplosione: il belga si rende protagonista di un grandissimo Giro delle Fiandre, corso all'attacco, in cui si arrende solamente allo sprint del più veloce Steffen Wesemann, e il dodicesimo posto alla Parigi - Roubaix conferma il suo talento sul pavé. La sua buona stagione prosegue con il secondo posto al Tour de l'Ain e il terzo nel campionato nazionale a cronometro. Nel suo primo anno alla Discovery Channel, Hoste non ha molto spazio nelle gare a lui più congeniali, nelle quali viene sacrificato come gregario di Hincapie, ma riusce a togliersi delle belle soddisfazioni nel neonato Eneco Tour of Benelux, chiuso al terzo posto finale, con un secondo e un terzo posto di tappa. Il 2006 è forse la sua migliore stagione da professionista: vincitore di due tappe e della classifica finale della Driedaagse van De Panne, sfiora il successo al Fiandre, in cui si arrende solo a Tom Boonen, e vince per la seconda volta il campionato nazionale a cronometro. Nella sua ottima stagione, il fiammingo conquista altri secondi posti importanti alla Kuurne - Bruxelles - Kuurne e nelle cronometro di Tirreno - Adriatico, Tour de Romandie e Giro del Belgio. Va anche vicino a vincere il campionato nazionale in linea, in cui è quarto, e chiude con un ottimo settimo posto il mondiale a cronometro.
Nel 2007 torna nella sua vecchia squadra. Vi rimane per quattro anni, durante i quale la formazione belga cambia ben tre nomi - Predictor, Silence e Omega Pharma - sempre con Lotto come secondo sponsor. Nella prima stagione Hoste vive un'altra ottima annata, arrivando ancora una volta secondo al Fiandre, nel quale si gioca la corsa con Alessandro Ballan, un corridore con cui può giocarsi le sue carte anche in volata, ma è beffato per pochi centimetri. Inoltre è terzo al Giro del Belgio, quarto all'Eneco Tour e si conferma campione nazionale a cronometro. Sebbene il fiammingo sembri nel pieno della propria maturità, questa sarà l'ultima vittoria della sua carriera professionistica. Nel 2008 riesce a concludere al secondo posto il campionato nazionale a cronometro, al sesto la Roubaix e al settimo l'Het Volk, mentre nel 2009 l'unico risultato di rilievo è il quarto posto nell'Inferno del Nord. L'ultimo risultato di rilievo della sua carriera lo realizza ancora una volta alla Roubaix, con l'ottavo posto del 2010. In vista della stagione 2011 accetta l'offerta della Katusha, ma i risultati deludenti lo costringono a tornare in Belgio a fine stagione. Anche il 2012, corso con la Accent Jobs, non è all'altezza delle aspettative: con una discreta Omloop Het Nieuwsblad sembra potersi rilanciare, ma a 35 anni si tratta del canto del cigno. In lotta fino all'ultimo per la Driedaagse van De Panne, toppa malamente la crono, un tempo il suo punto di forza, e chiude solo ventunesimo. Dopo un Fiandre disastroso, un'ulteriore mazzata è rappresentata dal mancato invito alla squadra per la Roubaix. A fine stagione, non avendo ricevuto offerte di rinnovo, decide di appendere la bicicletta al chiodo. Ottimo passista, molto abile sul pavé, ha ottenuto i suoi principali risultati nelle classiche del nord e nelle cronometro, anche se nella sua carriera è mancato il grande acuto.