1 agosto 2009 - G.P. Confezioni Santini Ardelio

Si corre alle pendici del Montalbano in provincia di Firenze la 23° edizione del Gran Premio Santini Ardelio gara nazionale per elite e under 23. Al via 157 corridori di 23 squadre con il campione italiano under 23 Matteo Rabottini premiato prima del via dagli organizzatori alla presenza anche del presidente della Federciclismo Renato Di Rocco.
Dopo il via ufficioso il gruppo si ferma, durante il trasferimento, rendendo omaggio sul luogo dove è avvenuto il malore di Fazio (i corridori vi transiteranno per nove volte) con la deposizione di un mazzo di fiori dello stesso tricolore, alla presenza del presidente Di Rocco e degli organizzatori. La corsa con otto giri comprendenti la salita di Quattro Madonne è animata per 60 Km da Barabesi e Sbaragli in fuga dopo 50 Km e ripresi da Mammini e dal forte russo Gorodnichev a 35 Km dall'arrivo. Lungo la salita del Pinone a 20 chilometri dalla fine, è selezione impietosa con il russo che prova l'azione solitaria ma è ripreso da Mammini, Randazzo e Pecoraro. Quest'ultimo vince in solitudine il Gran premio della montagna a 15 Km dal traguardo, è ripreso a 10 dall'arrivo ma è ancora in grado di staccare i tre compagni di fuga con un allungo su di un breve strappo in salita a 2 Km e 300 metri dalla conclusione. A Vitolini il siciliano si presenta da solo e ottiene il secondo successo dopo quello colto in Valdarno. Secondo un ottimo Randazzo che ha pagato alla distanza la fatica, dopo aver contributo con i compagni di squadra a far si che la Hopplà Seano Bellissima fosse la protagonista della corsa, ma alla fine a questa squadra è mancata solo la vittoria. Pecoraro dedica con commozione la vittoria a Fabio Fazio proprio nel momento in cui a Vignola nel Modenese si celebravano i funerali del giovane atleta della Neri Sottoli Comauto Promociclo, vittima del malore mortale durante la corsa di Vinci. Pecoraro e Fazio erano grandi amici. Siciliani entrambi, compagni di squadra nella Neri Finauto Lucchini, hanno trascorso assieme belle giornate e sul traguardo Pecoraro ha alzato lo sguardo al cielo pensando a Fabio.