Storia di Tadej Valjavec

Fin dalle categorie giovanili dimostra una predisposizione per le gare a tappe e grazie alle sue doti in salita nel 1999 si aggiudica il Giro d'Italia Under 26, guadagnandosi il lasciapassare per il professionismo. Nel 2000 viene ingaggiato dalla Fassa Bortolo e vi rimane fino al 2003; si dedica spesso al lavoro di gregariato e soprattutto nelle grandi corse a tappe la presenza di altri corridori di punta in squadra non gli lascia quasi mai lo spazio per le ambizioni personali. Tuttavia quando ha carta bianca riesce a cogliere buoni risultati, come dimostrano le vittorie alla Settimana Lombarda nel 2002 e nel campionato nazionale sloveno in linea nel 2003 e i piazzamenti in brevi corse a tappe come il 6° e il 3° posto al Giro del Trentino nel 2002 e nel 2003 e il 10° e 5° al Giro di Svizzera negli stessi anni. Anche in qualche corsa di un giorno Valjavec si mette in evidenza, come dimostrano il 3° posto al Giro di Toscana e il 7° al Giro dell'Appennino sempre nel 2003.
Nel 2004 si trasferisce alla Phonak e, dopo il 4° posto al Giro di Romandia, corre il Giro d'Italia con i gradi di capitano. Nonostante non riesca ad impensierire eccessivamente i pretendenti al successo è spesso a ridosso dei primi e chiude al 9° posto. L'anno successivo torna al Giro d'Italia e questa volta si piazza 15°, con un bel 2° posto di tappa a Livigno, inoltre si mette in mostra al Giro di Germania (6°) e ancora una volta al Giro di Svizzera (9°) e di Romandia (10°).
Nel 2006 viene ingaggiato dalla Lampre, soprattutto per aiutare nei grandi giri Damiano Cunego, cosicché Valjavec antepone nuovamente gli interessi della squadra alle ambizioni personali e nonostante ciò al Giro è protagonista in alcune tappe e al Tour de France ottiene un discreto 16° posto.
Per il 2007 è confermato dalla Lampre che ha sempre in Cunego il capitano indiscusso, ma Valjavec avrà comunque le sue occasioni.