Robert Protin

A questo belga non troppo imponente e dallo sguardo imperturbabile, spetta la palma di primo campione del mondo della velocità. Protin, non dava la sensazione di essere un imbattibile, ma alla fine, sui traguardi importanti, spesso emergeva. Amava i rapportini dell'epoca e le volate di testa, anche perché teneva sempre in serbo un rush aggiuntivo sul rettilineo finale....ed allora le curve, così poco sopraelevate, erano una complicazione per chi doveva rimontare. Dopo essere stato per quattro anni campione belga della velocità fra i dilettanti (dal 1891 al 1894) e dopo aver vinto il campionato dei 100 chilometri nel 1893, l'europeo della velocità nel 1892 e'93, il campionato continentale sui 10 chilometri in quel di Arnhem (Germania) e quello di Francia sui 5 chilometri nel 1893, passò professionista nel 1895. Si impose da subito in numerosi Gran Premi in giro per il continente (in Italia vinse a Firenze), incontrando da subito una grande rivalità col connazionale Hubert Houben. Con costui, fu autore di un numero incredibile di duelli, al punto di rendere il Gran Premio del Re di Bruxelles del 1895, come un anticipo dell'annunciato primo campionato del mondo. Qui, i due si giocarono il successo, finendo praticamente alla pari sulla linea del traguardo. Il giudice d'arrivo ordinò la ripetizione della prova, ma il re Leopoldo II, presente alla manifestazione, s'oppose e premiò nel medesimo modo i due campioni.
Ai mondiali di Colonia, Protin si presentò col ruolo di possibile favorito, ed alla fine riuscì ad emergere d'un soffio sull'americano Banker e sul connazionale Huot. La non evidente vittoria del belga però, provocò nello statunitense la convinzione di non aver perso e lo spinse a formalizzare un reclamo. La gara tedesca, che in un primo momento aveva visto la traballante ICA (la Federazione internazionale antecedente l'UCI che gestì il movimento fino al 1900), formalizzarle l'assegnazione del mondiale, in conseguenza di quel reclamo, venne annullata e l'ente destinò a Parigi un nuovo torneo iridato. Nella capitale transalpina però, si presentò il solo Banker, a cui fu assegnato d'ufficio il titolo. Due settimane dopo, l'ICA, di fronte a quel "non senso", propose una nuova prova iridata a Colonia, ma stavolta nessuno si presentò. Le minacce della Federazione belga ed il silenzio accettazione del primo verdetto, da parte delle altre federazioni nazionali, portarono finalmente l'ente ad assegnare ufficialmente il titolo mondiale a Protin. Dopo quella contestata maglia iridata, il belga continuò a mantenersi fra i migliori velocisti mondiali, vincendo diversi Gran Premi, ma non trovò più l'acuto iridato. Nel 1901, quando capì di aver guadagnato abbastanza per poter aprire una propria officina, si ritirò.
Article posté par: Maurizio Ricci (Morris)