Storia di Ludovic Capelle

Ludovic Capelle è nato a Namur, capitale della Vallonia, e ha vissuto di tutto nella sua travagliata carriera. Ha fatto le prime pedalate tra i dilettanti, mettendosi in bacheca due importanti successi al Giro delle Fiandre. Dopo ha gustato l'emozione dell'esordio tra i pro con la Home Market nel 1998, e il sapore aspro del sudore mescolato alla mancanza di ossigeno nelle tremende pendenze dei muri belgi. A sorpresa, nel 2001 ha scoperto l'ebbrezza del trionfo aggiudicandosi in volata il titolo di campione nazionale. All'epoca vestiva i colori dell'Ag2r. Altre 4 vittorie tra 2003 e 2004 con la Landbouwkrediet-Colnago, e poi il 18 novembre 2005 la capocciata, o meglio la mazzata: squalifica di 18 mesi (dal 26 ottobre 2005 al 25 aprile 2007) inflittagli dal Consiglio di Disciplina della Comunità fiamminga, per un controllo positivo all'Epo in una kermesse fiamminga il 7 giugno 2005. Come conseguenza, è stato licenziato dalla sua squadra, come consentito dal codice etico.
Capelle ha subito fatto appello, ma questo gli è stato respinto. Per Ludovic e famiglia, quelli sono stati mesi di terribile angoscia. Più tardi, per sua fortuna, su consiglio del suo legale, si è rivolto al Consiglio di Stato, che il 12 dicembre 2005 ha cancellato la sua squalifica per vizi di procedura. Ritrovata la libertà agonistica, Capelle non ha però ritrovato un contratto pro.
Cosi, per non perdere il ritmo, si è aggregato al Team-Storez VC Ath negli elite senza contratto, e malgrado tutto, il suo amore per la bici non è cambiato. La verità è che la depressione era in agguato, ma l'amore della moglie Aurélie, e le coccole della figlia Céleste l'hanno aiutato a lottare, gridando la sua innocenza. Gridare è servito, ma solo in parte, perchè nel suo profondo la ferita è sempre aperta.
In breve le grida sono diventate parole. Parole semplici, scritte e cantate con la moglie. Nel loro piccolo, l'hanno fatta incidere ed è nata la loro canzone, dal titolo "Celeste", come il nome della figlia. Parole che racontano i picchi emotivi della sua storia, l'amore per la sua famiglia e il suo paese, ed infine la passione per uno sport del quale va matto dalla sua più tenera infanzia. La favola finisce qui, per lui questo brano non rappresenta l'inizio di una nuova carriera musicale. Lui la considera una terapia personale... aspettando di rientrare in gruppo.