Storia di Sante Carollo

Abitualmente muratore di professione, Sante Carollo venne chiamato a sostituire all'ultimo momento Fiorenzo Magni nel Giro d'Italia 1949. Accumulò in breve tempo pesanti ritardi negli ordini d'arrivo, ma questo fu inaspettatamente l'inizio della sua notorietà poiché Luigi Malabrocca, vincitore della maglia (che oltre a contrassegnare l'ultimo classificato dava diritto a premi in denaro e natura ai tempi) per 2 anni consecutivi nel 1946 e 1947, intraprese una vera e propria battaglia contro di lui per impossessarsene ancora una volta. Il loro duello al contrario appassionò la gente quasi quanto le gesta dei due grandi duellanti per antonomasia Fausto Coppi e Gino Bartali. Malabrocca, dopo una lunga serie di nascondigli, forature e trucchi di vario genere, sembrava riuscito a strappare la maglia al coriaceo muratore vicentino ma purtroppo per lui i cronometristi, al suo arrivo a Milano nell'ultima tappa, erano già andati via assegnandogli lo stesso tempo del gruppo: ciò permise a Carollo di vincere la maglia nera coi relativi premi con oltre 2 ore di margine sull'avversario.
Grazie anche alle trasmissioni radiofoniche (in particolare "Giroingiro") i due divennero famosi quasi quanto Coppi e Bartali.
Il suo Giro del 1949 restò comunque un'avventura divertente ma isolata, in quanto tornò presto a svolgere il lavoro di muratore.