Eddy Carlo Ratti ricorda la Tre Valli, che emozione

Sul traguardo di Varese, il lodigiano della Mapei Quick Step ha colto il successo più importante della sua carriera. "Non capivo nulla, mi girava la testa ma ero troppo felice...".
Eddy Ratti si è aggiudicato l'82^ edizione della Tre Valli Varesine; Eddy si chiama così perché papà Gianluigi, dilettante degli anni Settanta e adesso cicloamatore, stravedeva per Merckx. "Emozioni per la vittoria? Ricordo che quando ho tagliato il traguardo della Tre Valli, non capivo nulla. Ero al settimo cielo e la testa mi girava come non mai. C'era mio papà che mi è corso dietro a piedi e andava più forte di me, e poi tutti i miei tifosi. È stata davvero un'emozione incredibile".
Poi ricorda le fasi conclusive della sua cavalcata trionfale, che gli è valsa il primo grande successo della sua giovane carriera.
"Sono scattato a un chilometro e mezzo dall'arrivo, in cima allo strappo di Ronchi, dopo che Paolini e Popovych erano stati ripresi. No, con Paolini (suo compagno di squadra), non ci eravamo parlati, però è andato tutto in maniera perfetta. Mi sono guardato indietro all'ultimo chilometro, avevo paura solo di Di Luca, era lui il più forte, aveva davvero una gamba molto molto buona, e temevo che riuscisse a metterci tutti nel sacco, invece sono riuscito a sorprenderlo".
Ha sorpreso un po' tutti, non Roberto Damiani, il tecnico della Mapei che si sentiva che Eddy avrebbe fatto una grande corsa. "È vero - ha spiegato il tecnico del vivaio giovanile Mapei -, quel giorno decidemmo di lasciare a Eddy un po' di spazio. Dopo tanto lavoro svolto per gli altri, anche troppo, decisi di lasciare spazio a lui, Paolini e Nardello. Ha fatto davvero una grande corsa, e anche a livello tattico ha dimostrato di esserci perché ha fatto la cosa giusta al momento giusto".