4 novembre 1917 - Giro di Lombardia

Partenza alle 8.12, cielo sereno, temperatura frizzante ed avvio velocissimo per merito di Pelissier che scandisce il ritmo per molti km. I migliori sono comunque ancora tutti insieme all'inizio del Brinzio dove Torricelli forza l'andatura a ripetizione tallonato soltanto da Girardengo, Thys, Pelissier, Jusseret e Lucotti mentre Gremo e Belloni perdono qualche lunghezza. I sei di testa tuttavia temporeggiano, non insistono più di tanto e in vetta (primo Torricelli) vantano poche decine di metri su Belloni, Azzini e Gremo i quali in discesa si riportano subito sui primi. Al secondo passaggio da Varese quindi al comando si ritrovano in nove e solo la sfortuna riesce a modificare la situazione: in rapida successione, ai piedi dell'erta di Binago, forano Belloni e Girardengo. Il momento è cruciale e si scatenano Pelissier e Thys, che scattano a più riprese e costringono alla resa Azzini e Gremo. A Como i cinque battistrada vantano 2' su Azzini e ben 5' su Girardengo, Belloni e Sivocci. Alla Cicognola i belgi del gruppo di testa tentano l'azione di forza: Jusseret si porta in testa a tirare con veemenza, poi attacca Thys. Per un momento sembra che il fiammingo possa riuscire ad isolarsi al comando, ma Pelissier capisce che non può temporeggiare e contrattacca furiosamente, ricuce lo strappo, raggiunge il belga, lo affianca quasi con un gesto di sfida ed il gruppetto dei cinque si ricompone.
Thys, Pelissier, Jusseret, Lucotti e Torricelli transitano in vetta alla Cicognola con un vantaggio di poco superiore ai 3' nei confronti del gruppetto dei primi inseguitori tra i quali manca Girardengo e solo Belloni lotta ancora disperatamente per ridurre il divario. Ma la corsa è ormai decisa: i cinque di testa vanno a giocarsi la vittoria al Trotter, gremito in ogni ordine di posti, in uno sprint nel quale Pelissier sembra il favorito. Jusseret entra per primo in pista con alle sue spalle Thys ed accellera costantemente. A metà dell'ultima curva prova ad uscire all'esterno Torricelli controllato dai due belgi. Lucotti è in ultima posizione ed è ormai tagliato fuori dalla lotta per la vittoria mentre Pelissier, nell'ultima curva, trova fortunosamente un varco all'interno e vi si infila velocissimo; all'entrata del rettilineo finale Jusseret è ancora in testa ma il suo compito è finito e si rialza, Thys lancia il suo sprint ma viene subito affiancato all'interno da Pelissier. Negli ultimi cento metri ingaggiano un furioso testa a testa, avvicinandosi pericolosamente l'uno all'altro, sbandando e toccandosi più volte. Percorrono affiancati gli ultimi dieci metri e tagliano l'arrivo praticamente sulla stessa linea. Dopo qualche minuto di incertezza e di comprensibile caos la Giuria dichiara vincitore Thys con Pelissier che è furibondo, non accetta il verdetto, è convinto di aver passato per primo la linea e comunque di essere stato danneggiato. Il suo reclamo è inutile e viene confermata la vittoria del belga.