Le imprese leggendarie di Fabiana Luperini - San Martino di Castrozza (26 giugno 1995)

Il giorno dopo la grande giornata del Cesen, Fabiana concesse il bis sui 1570 metri, cima Coppi, di San Martino di Castrozza. Anche stavolta l'atteggiamento della squadra fu perfetto. Una lunga fuga di Roberta Bonanomi in compagnia di Sigrid Corneo, doveva preparare l'eventuale ulteriore acuto della "camoscia" Fabiana. E quando le girine imboccarono la salita che portava al traguardo di San Martino di Castrozza, il vantaggio del duo di testa era superiore ai due minuti. "Fabi", come la chiamavano le compagne, entrò in azione strangolando immediatamente le eventuali velleità delle russe e delle ucraine e quelle nostrane di Imelda Chiappa.
Ancora una volta la sola Luzia Zberg fu capace di tenerle la ruota per qualche centinaio di metri, poi il più logico atteggiamento di tenere il proprio passo, costrinse la svizzera a lasciare campo libero alla scatenata ventunenne toscana. Fabiana rinvenne sulla Corneo e sulla Bonanomi e le lasciò quasi immediatamente, nonostante uno strenuo tentativo di Sigrid di resisterle. Ma nessuna era in grado di "tenere" il formidabile passo sui pedali della piccola grande atleta in maglia rosa. Anche stavolta, Fabiana si poteva presentare da sola sullo stupendo scenario dolomitico della località d'arrivo. Negli ultimi cento metri, il "pittore del suo Fans Club", Rolando Casalini, l'accompagnò, correndo ai migliori ritmi podistici che l'avevano fatto, una ventina d'anni prima, ottimo calciatore delle giovanili della Fiorentina. Anche per il Casalini, quella di San Martino di Castrozza fu la prima importante occasione per evidenziare un gesto che poi l'ha spesso immortalato sugli sfondi fotografici degli arrivi di Fabiana, "donna sola al comando" per antonomasia.
Article posté par: Maurizio Ricci (Morris)