Storia di Louis Trousselier

Decisamente uno dei "giganti" dell'epoca eroica. "Trou-Trou", come era stato soprannominato, dopo qualche affermazione di portata limitata nei primi anni di professionismo, esplose letteralmente nel 1905, quando conquistò la Parigi-Roubaix e soprattutto un epico Tour de France con 5 vittorie di tappa. Militare, poté prendere il via solo grazie a un permesso di 24 ore: e alla fine il successo gli valse il perdono per il ........ tradimento. Risultò il dominatore assoluto di quell'edizione della corsa, grazie anche all'assenza di Garin e Pothier, esclusi per gli incidenti dell'anno precedente; ma grande fu anche la sua affermazione perché per la prima volta si affrontavano le scalate del Ballon d'Alsace, del Col Bayard e della Cote de Laffrey. Nell'edizione del 1907 dovette ritirarsi assieme a tutti i compagni di squadra dell'Alcyon. Nelle gare in linea, a parte la Roubaix, fu primo nella Bordeaux-Parigi del 1908 con ben 26' di vantaggio. Innumerevoli i suoi piazzamenti: 3° nel Tour del 1906 con 4 vittorie di tappa, 3° e 2° nei campionati nazionali del 1907 e 1908. Terzo e 2° nella Roubaix del 1903 e del 1909, quando fu 3° anche nel Giro di Lombardia. Due volte 2° nella Parigi-Tours (1906 e '10) e nella Bordeaux-Parigi (1909 e '10). Anche due suoi fratelli gareggiarono: Andrè fu primo frai dilettanti nella Liegi-Bastogne-Liegi del 1908, e Leopold fu 3° (primo dei dilettanti) nella Bordeaux-Parigi del 1907 e primo dilettante della Roubaix del 1897.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy