Storia di Tommy Prim

Corridore solido e regolare è riuscito a distinguersi soprattutto nelle corse a tappe. Non ce l'ha fatta però a vincere il Giro d'Italia del quale è stato sovente attore principale con la Bianchi (assieme a Baronchelli e Contini), la squadra in cui ha svolto interamente la sua carriera professionistica dopo essersi messo in mostra come dilettante di prim'ordine. Le vittorie nei Campionati di Svezia '72, '76 e '79, di Scandinavia '75-76 e nella Settimana Bergamasca '78 gli sono servite da convincente presentazione. Pur non essendo corridore di temperamento ha azzeccato un colpo grosso nella Parigi-Bruxelles '83 inserendosi in una lunga fuga ed emergendo nel finale; il Giro di Romandia '81, il Giro di Svezia (open) '82, la Tirreno-Adriatico '84, la Coppa Agostoni '80, il Trofeo Pantalica '81, assieme ad alcune tappe, sono le vittorie più significative. Si possono ben affiancare i piazzamenti nel Giro d'Italia: 4° nell'80 (primo dei debuttanti), 2° nell'81, 14° nell'83, 4° nell'85, 21° nell'86; nel Giro di Germania: 2° nell'80 e 3° nell'81; nel Giro di Romandia: 2° nell'82, 3° nell'83 e 3° nell'85; nel Giro del Trentino: 2° nell'80; nella Parigi-Nizza: 4° nell'80; nel Trofeo Baracchi: 3° nell'83 e 2° nell'84. Benché sollecitato a continuare l'attività, nel corso dell'86, anche per ragioni di incomprensione con la Bianchi, ha preferito ritirarsi per iniziare una attività commerciale in Svezia.
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