Storia di Jozef Wouters

Più di 100 vittorie fra i puri, compreso il Campionato e il Giro del Belgio del '61, l'avevano promosso a legittimo successore di Van Steenbergen e Van Looy, anche per la classe naturale che questo possente passista mostrava. Ma la sua carriera fu breve quanto promettente. Conquistato il successo, da indipendente, nella Parigi-Tours del '61 davanti a Gilbert De Smet ad appena 19 anni, era passato professionista bruciando le tappe nella stagione seguente. E allo sprint si era imposto nella Parigi-Bruxelles, finendo poi 6° nella Roubaix nonostante una foratura, e 4° nella Liegi-Bastogne-Liegi. Un autentico talento. Ma il 23 settembre dello stesso anno una caduta dopo un contatto con Van Steenbergen al quale era accoppiato nel corso di una gara dietro derny a Daumesnil, gli aveva procurato una frattura alla spalla sinistra. Ripresa difficoltosa nel '63 con qualche vittoria. E poi l'8 novembre altra rovinosa caduta nel velodromo di Francoforte nel corso della Sei Giorni e praticamente fine della carriera. Tornato alle corse, infatti, non mostrò più lo stesso equilibrio di prima e nel '65 decise di smettere.
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