Storia di Rob "Roy" Schuiten

Ha fatto valere sia su strada che su pista il suo raro talento di passista per cui, sia a cronometro che nell'inseguimento, ha avuto momenti di grandissima gloria realizzando performance di valore assoluto. Fra le "perle" della sua carriera da stradista il Gran Premio delle Nazioni nel '74 e nel '75, il Trofeo Baracchi '74 (con Moser) e '78 (con Knudsen), il Gran Premio di Lugano '75, il Gran Premio Castrocaro '79 oltre ad altre corse in linea e brevi corse a tappe per un totale di 34 vittorie in nove anni di carriera. Dopo essere stato per due anni campione del mondo dell'inseguimento, nel '74-75, cedette il trono a Moser a Monteroni nella finale del '76 e fu nuovamente 2° dopo Braun nel '78. Campione d'Olanda '74, '75, '76, '77, '78, '80 dell'inseguimento e dei 50 chilometri, dopo aver stabilito da dilettante alcuni primati mondiali dei 4 chilometri indoor, si cimentò, fallendo clamorosamente, sulla pista di Città del Messico contro il record dell'ora di Merckx il 31 ottobre e il 2 novembre 1975. Terminata la carriera ha ricoperto per alcune stagioni il ruolo di direttore sportivo.
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