Storia di Lucien Van Impe

Corridore di classe, scalatore efficace e dotato di un buon senso tattico ha imperniato tutta la carriera sul Tour de France che gli ha dato le maggiori soddisfazioni e al quale giungeva al meglio della condizione trascurando, quasi sempre, il resto della stagione. Se solo nel '76, anche in virtù dell'abile regia del suo giovane ex-collega e neo direttore sportivo Cyrille Guimard, è riuscito a concludere la Grande Boucle in maglia gialla (e con una vittoria di tappa) ha il vanto di essere riuscito a portare a termine tutte le 14 edizioni del Tour che lo hanno avuto al via. Queste il bilancio: 12° nel '69, 6° nel '70, 3° nel '71 (primo nel G.P. della Montagna), 4° nel '72 (una tappa e il G.P. della Montagna), 5° nel '73 (una tappa), 18° nel '74, 3° nel '75 (due tappe e il G.P. della Montagna), 3° nel '77 (una tappa e il G.P. della Montagna), 9° nel '78, 11° nel '79 (una tappa), 16° nell'80, 2° nell'81 (una tappa e il G.P. della Montagna), 4° nell'83 (una tappa e il G.P. della Montagna) e 27° nell'85. Un bel bilancio al quale può aggiungere anche ottimi risultati al Giro d'Italia che lo ha visto 4° nell'82 (primo nel G.P. della Montagna), 9° nell'83 (una tappa e il G.P. della Montagna), 7° nell'84 e 13° nell'85. Ha vinto anche tappe alla Vuelta di Spagna e al Giro della Svizzera oltre a corse minori per un totale di circa 70 vittorie in una carriera lunghissima (ben 19 stagioni da professionista). Anche suo fratello minore Frank è stato un corridore professionista.
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