Storia di Constant Ockers

Di taglia fisica normale, ma sostenuto da un temperamento aggressivo notevole e da una tenacia ammirevole, è riuscito ad arrivare a risultati significativi nella seconda parte della carriera, tragicamente conclusa per una banale caduta mentre correva sulla pista di Anversa che gli provocò la frattura del cranio e la morte due giorni più tardi. E' stato soprattutto in virtù del suo coraggio che ha potuto godere di una grande popolarità in Patria e fuori. Sensazionale fu la sua vittoria nel Campionato mondiale a Frascati nel '55 dove, anche sfruttando l'involontaria ma preziosa collaborazione di Bruno Monti, riuscì non solo a recuperare ben 8'30" a una formazione di attaccanti, ma a piantare tutti per concretizzare un exploit di altissima portata che suggellò una carriera non sempre brillante e fortunata. In 16 stagioni da professionista è riuscito a cogliere una trentina di vittorie tra le quali spiccano la Freccia Vallone '53 e '55, la Liegi-Bastogne-Liegi '55, il Giro del Belgio '48 e la Roma-Napoli-Roma '56. La regolarità di rendimento e la disponibilità alla lotta gli hanno permesso di ottenere diversi apprezzabili piazzamenti nelle grandi corse a tappe che l'hanno avuto protagonista. Ha partecipato a 8 Tour de France vincendo 3 tappe e ottenendo il primo posto nella classifica a punti nel '55 e '56, finendo 2° nel '50 dietro Kubler e nel '52 dietro Coppi. Due volte al Giro d'Italia fu 6° sia nel '52 che nel '53; tre volte a quello della Svizzera fu 2° nel '55 e 3° nel '47. Si è distinto pure in pista con quattro Sei Giorni vinte e record dietro tandem e dietro derny. Primo nella Desgrange-Colombo '55 ottenne il Trofeo Gentil nello stesso anno. A ricordo del suo attacco vincente nella Freccia Vallone del '53 un monumento gli venne dedicato nel '57 sulla Cote de Forges.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy