Storia di Cleto Maule

Nato a Gambellara di Vicenza il 14 marzo del 1931, entra a far parte del mondo del ciclismo nel 1949 con il G.S. Valbruna di Tezze d'Arzignano fino a tutto il 1950, ottenendo quattro vittorie. Nel 1951 passa alla Azzurra di Lonigo, sotto la sapiente guida di Giorgio Levade, e si mette in mostra cogliendo ben quindici vittorie. Nel 1952 passa al Veloce Club Vicenza e vi rimane fino a tutto il 1954. Già al primo anno vince la Vicenza-Bionde e l'Astico-Brenta. Il 1953 lo vede vincitore nella Coppa Berga, ma il servizio militare lo tiene poi lontano dalle gare. Si ripresenta l'anno successivo ottenendo un numero impressionante di vittorie (22) fra cui il G.P. Liberazione, il Circuito del Borghetto a Valeggio sul Mincio, e ancora l'Astico-Brenta, battendo sul traguardo Aldo Moser, suo eterno rivale.
Dotato di una potenza non comune e di un temperamento da lottatore al passaggio di categoria (fine 1954) appare come uno dei giovani più attesi. E si può ben dire che la sua prima stagione (1955) è alquanto promettente visto che l'apre con una vittoria nella Milano-Torino (assieme all'altro debuttante Aldo Moser, suo compagno di squadra nella Torpado, stacca tutti sulla Rezza per vincere la volata a due) e la chiude trionfalmente nel Giro di Lombardia lasciandosi alle spalle in volata De Bruyne e Conterno. Qualche buon risultato lo ottiene anche negli anni successivi, senza peraltro dar corpo compiutamente alle promesse. Così si rammentano la volata vincente sul traguardo di Merano nella tappa del Giro '56 che aveva affrontato il passo dello Stelvio e il quarto posto in classifica finale in un Giro perso nella tremenda tappa del Bondone, ove dovette fermarsi per rifocillarsi perdendo minuti preziosi in classifica, dopo essere stato per trenta km "maglia rosa virtuale". Ancora il successo nel Giro dell'Appennino '56 che bissa nel '58 come ultima prodezza dopo il Giro dei Quattro Cantoni a Zurigo nella stessa stagione. Dopo aver corso fino al '58 per la Torpado conclude la sua breve carriera correndo nel '59 con la Carpano e nel '60, ultimo anno da professionista, con la Philco senza più riuscire a centrare il bersaglio.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy