Storia di Johan Museeuw

Passa professionista nell'88, nell'ADR e vince cinque corse nelle prime due stagioni. Nel '90 è alla Lotto per l'anno del grande exploit: vince 12 corse tra cui due tappe al Tour de France. Nel '91, sempre alla Lotto, vince la prima prova di Coppa del Mondo, il Campionato di Zurigo, l'anno dopo è campione nazionale belga.
Nel '93 passa alla Gb-Mg dove inizia il sodalizio con il tecnico Patrick Lefevere. Vince 8 corse tra cui il Fiandre e la Parigi-Tours e veste per due giorni la maglia gialla al Tour. Si ripete l'anno dopo vincendo nove gare tra cui l'Amstel Gold Race.
Dal '95 al 2000 corre nella Mapei. Proprio il 1995 è la sua stagione più proficua: vince dodici corse tra cui il secondo Fiandre e il secondo Campionato di Zurigo conquistando la Coppa del Mondo. L'anno successivo vince la prima Parigi-Roubaix (quella polemica dell'arrivo stilato a tavolino davanti ai compagni di squadra Tafi e Bortolami), conquista la maglia iridata a Lugano e la seconda Coppa del Mondo.
Nel '98 vince il terzo Fiandre ma una settimana dopo alla Parigi-Roubaix cade e si frattura la rotula. Nel 2000 trionfa nella seconda Roubaix sollevando, sul traguardo del velodromo, la gamba ferita due anni prima. Ma la vita riserva sempre sorprese e così il 13 agosto, in un tranquillo pomeriggio d'estate, è vittima di un grave incidente: in moto con il figlio e la moglie è investito da un'auto a poche centinaia di metri dalla sua casa di Gistel. Si teme addirittura per la sua vita; rimane in coma vigile per alcuni giorni, riporta la frattura della clavicola, del perone della gamba destra e di alcune costole e una commozione cerebrale. Ma a fine settembre è già sui rulli e in una conferenza stampa, in cui non trattiene la commozione, annucia che tornerà ad essere protagonista, ad essere il Leone delle Fiandre.
Nel 2001 lascia la Mapei per seguire Lefevere alla Domo-Farm Frites e sfiora il tris alla Roubaix, dove arriva secondo dietro il compagno di squadra Servais Knaven. Il 2002 comincia con una idea fissa: vincere il Fiandre per la quarta volta e ritirarsi. Una chiusura di enorme effetto, se non ci fosse stato un certo Tafi a rovinare tutto e Johan è costretto a mandar giù un secondo posto più amaro che mai. Si rifà la settimana dopo conquistando la sua terza Roubaix a palmi aperti: cinque e cinque uguale dieci successi di Coppa. Le dita delle mani sono finite ma non le sue vittorie in Coppa visto che ad Amburgo vince e si porta a quota undici. Al Mondiale di Zolder (corso nel giorno del suo 37° compleanno) si deve però accontentare del 107° posto. La stagione 2003 comincia con un bel successo per distacco nell'Het Volk, ma, poco prima del ciclo del Nord, un incidente vanifica la preparazione e Johan raccoglie soltanto un 7° posto alla Gand Wevelgem. Decidere di correre ancora una stagione, fino a primavera. Nel 2004 si prepara a puntino e chiude da protagonista correndo col colpo di pedale dei giorni migliori. Al Fiandre è 15°, alla Wevelgem 20°, alla Roubaix 5°. Appende la bici al chiodo il 14 aprile al termine del Gp Escaut.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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